Il
Consiglio dei Ministri riunitosi venerdì scorso a Palazzo
Chigi, in una lunga riunione protrattasi sino all’alba del giorno
successivo, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze,
Tommaso Padoa-Schioppa, ha approvato all’unanimità l’annuale
manovra finanziaria, consistente in:
- relazione previsionale e programmatica per l’anno 2008;
- nota di aggiornamento del Documento di programmazione economica
e finanziaria per gli anni 2008-2111;
- isegno di legge recante disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato- legge finanziaria
2008;
- disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per
l’anno finanziario 2008 e bilancio pluriennale per il triennio
2008-2111;
- un decreto-legge che reca disposizioni urgenti in materia
finanziaria.
Nel Comunicato di fine seduta, il Consiglio dei Ministri precisa
che punti essenziali del complesso delle misure approvate sono:
- una Finanziaria più snella e trasparente;
- l’avvio della riduzione della pressione fiscale;
- il riutilizzo delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione
fiscale per casa, non autosufficienti, fasce deboli;
- la semplificazione e la riduzione dei costi fiscali per le
imprese;
- la piena applicazione del Protocollo del 23 luglio scorso;
- un forte impulso alle infrastrutture, all’università e alla
ricerca; la razionalizzazione e le risorse aggiuntive per la
sicurezza;
- il sostegno alla cooperazione; la riqualificazione della spesa
pubblica e la riduzione dei costi della politica.
Questi i principali provvedimenti fiscali contenuti nel
decreto-legge e nel disegno di legge:
- un sostegno economico corrisposto per via fiscale ai
contribuenti IRPEF per i quali l’imposta netta sia risultata uguale
a zero a causa delle modeste condizioni di reddito, commisurate
anche all’ampiezza dell’eventuale nucleo familiare. Il sostegno
economico si tradurrà in 150 euro netti per ogni contribuente e per
ciascuno dei familiari a suo carico. I lavoratori dipendenti ed i
pensionati potranno ottenere queste somme attraverso il datore di
lavoro o l’ente previdenziale (il sostituto di imposta) e gli altri
contribuenti interessati attraverso la dichiarazione dei
redditi;
- sconti fiscali anche per l’abitazione, sia per i proprietari,
sia per gli affittuari. Per la casa di abitazione, i proprietari
degli immobili con un reddito individuale non superiore ai 50 mila
euro annui potranno sommare all’attuale detrazione ICI di 103,29
euro un’ulteriore detrazione di imposta annuale, a carico dello
Stato centrale, pari al 30 per cento dell’aliquota base dell’Ici.
Compresa la detrazione già in vigore, lo sconto di imposta non
potrà superare i 303,29 euro l’anno per contribuente. Per gli
affittuari (con contratto di affitto registrato), lo sconto sarà di
300 euro l’anno per gli inquilini con reddito complessivo Irpef
fino a 15.494 euro lordi l’anno e di 150 euro l’anno per i
contribuenti con un reddito complessivo compreso tra 15.494 e
30.987 euro lordi l’anno. La detrazione non è prevista per i
titolari di alloggi popolari assegnati, i quali pagano un canone
già fortemente scontato. Agli affittuari a basso reddito o a coloro
i quali non sono tenuti a pagare l’Irpef (tanto sono bassi i loro
redditi) verranno corrisposte le stesse somme;
- per i non autosufficienti sono previsti interventi pari a 200
milioni di euro;
- novità e semplificazioni degli adempimenti fiscali sono
previste per circa un milione di piccoli imprenditori. Per le
imprese l’IRES scende di 5 punti e mezzo, dal 33 al 27,5%, a
partire dal 1° gennaio 2008. Di questo taglio potranno beneficiare
anche le società di persone e le ditte individuali che reinvestono
gli utili in azienda. Anche l’IRAP cala significativamente,
passando dal 4,25 al 3,9%. Il complesso delle misure fiscali di
semplificazione e taglio delle aliquote non avrà costi per lo
Stato.
Il decreto-legge destina consistenti risorse per gli investimenti e
per la mobilità.
In particolare: come anticipo spese per il 2008 alle FF.SS. vanno
1,03 miliardi di euro e all’ANAS 215 milioni.
Per quanto concerne le infrastrutture:
- 150 milioni di euro alle opere infrastrutturali nelle città per
il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia;
- 80 milioni di euro per la Salerno-Reggio Calabria;
- 1,38 miliardi di euro per la mobilità urbana (metro C Roma,
mobilità Milano, metro Napoli, Mose Venezia e altro);
- 550 milioni per l’edilizia residenziale pubblica.
Il disegno di legge 2008-2010 finanzia per il triennio i capitoli
“contratti pubblico impiego” (1,85 miliardi nel 2008, 650 milioni
per il 2009 e altrettanti per il 2010) e quello riguardante
previdenza e lavoro (2,08 miliardi di euro per il 2008, 1,23 per il
2009 e 2,75 per il 2010), includendo in questo gli impegni
sottoscritti con il Protocollo sul welfare, oggetto di un apposito
provvedimento di prossima approvazione.
Con la riqualificazione della spesa pubblica si reperiscono risorse
per 3,72 miliardi di euro nel 2008, 3,89 nel 2009, 4,05 nel 2010.
Un risultato che è conseguito attraverso il miglioramento della
gestione e manutenzione degli immobili pubblici, la
razionalizzazione del bilancio dello Stato, minori spese per
acquisti di beni e servizi e risparmi derivanti da proposte di
razionalizzazione nei singoli ministeri. Il complesso delle norme
tese a ridurre i cosiddetti “costi della politica” produrrà a
regime un risparmio di 1 miliardo di euro, con riflessi virtuosi
sul bilancio dello Stato, sul Patto di stabilità interno e sui
bilanci delle società partecipate.
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