Firenze Il 63% dei cantieri edili passati al setaccio dai
Dipartimenti di prevenzione delle Asl dal 22 maggio al 31 luglio
non sono risultati in regola. Nello stesso periodo 11 cantieri sono
stati sequestrati, su un totale di 1592 controllati (di cui 1087
dalle Asl e gli altri dalle Direzioni provinciali del lavoro,
dall’Inail e dall’Inps), 159 sono state le sospensioni del lavoro
(15%), 1745 violazioni alla norme in materia di sicurezza e salute
sui luoghi di lavoro contestate e segnalate all’autorità
giudiziaria. Sempre nello stesso lasso di tempo le inchieste per
infortunio avviate sono state 19.
Sono alcuni dei dati raccolti nel corso della campagna
straordinaria di vigilanza sui cantieri edili lanciata e coordinata
dalla Regione Toscana, assessorato per il diritto alla salute,
durante l’estate, la stagione in cui si intensifica l’attività
nelle costruzioni e si moltiplicano di conseguenza i fattori di
rischio in un settore che richiede una attenzione costante: dal
2002 al 2006, infatti, mediamente il 37% di tutti gli infortuni
mortali in Toscana è avvenuto in edilizia.
“Questa iniziativa – commenta l’assessore per il diritto alla
salute Enrico Rossi, che ha presentato oggi i risultati della
campagna nel corso di una conferenza stampa – ha dimostrato la sua
efficacia. Il lavoro integrato che i Dipartimenti di prevenzione
delle Asl hanno svolto con i partner sul campo, Direzioni
provinciali del Lavoro, Inps e Inail, ha dato risultati
incoraggianti e le stesse imprese hanno mostrato un crescente
livello di sensibilità. Ma la gravità del fenomeno non ci permette
soste e quindi abbiamo deciso di insistere, di continuare su questa
strada.
Proprio ieri ho firmato l’avvio di una nuova campagna straordinaria
che si svolgerà fino al 29 dicembre e che metterà sotto la lente
altri 800 cantieri in tutta la Toscana”.
Si moltiplica quindi in modo significativo l’impegno delle Asl, che
già ogni anno controllano “normalmente” circa 3000 cantieri. Una
vigilanza che si fa sentire. Infatti nel 2007, sempre nel settore
dell’edilizia, si sono contati fino ad ora 6 infortuni mortali
(dato al primo ottobre 2007), contro i 13 del 2006 e i 14 del 2005
(erano stati 21 nel 2000). E’ importante soprattutto la
sorveglianza mirata nella stagione più a rischio: nel periodo
maggio-settembre di quest’anno si sono registrati 4 infortuni
mortali. Erano stati mediamente 8 nello stesso periodo degli ultimi
sette anni.
L’Inail fornisce dati sulla situazione toscana in tutti i settori
produttivi. Nell’industria, commercio e servizi da gennaio a agosto
2007 gli infortuni in Toscana sono calati del 6,5% rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente, con un –14,7 nel settore delle
costruzioni, mentre l’agricoltura registra un --5,5%. “Queste cifre
– afferma l’assessore Rossi – vanno lette senza alcuna enfasi: ogni
infortunio sul lavoro rappresenta uno scacco per tutta la società
civile. Ma dimostrano almeno che un impegno serio e costante in
questo settore paga, che iniziative ispettive rigorose insieme a
piani mirati di prevenzione e formazione possono invertire una
tendenza”.
Per quanto riguarda la campagna estiva, l’individuazione dei
cantieri è avvenuta principalmente “a vista”, con particolare
riferimento a quei cantieri “sotto il minimo etico di sicurezza”,
nei quali a prima vista risultava una scarsa o nessuna osservanza
delle precauzioni contro i rischi gravi di infortuni. Nei casi in
cui sono state riscontrate condizioni di grave ed imminente
pericolo (soprattutto per caduta dall’alto) e la situazione non era
sanabile con interventi facili ed immediati, c’è stata
un’applicazione radicale degli strumenti repressivi, con
sospensione dei lavori e sequestro del cantieri.
a cura di Toscana Notizie – Agenzia di
informazione della Giunta Regionale
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