Il 1° febbraio a Bruxelles è stato raggiunto l'accordo sull'IVA
ridotta e successivamente l'Ecofin ha approvato la proposta di
Direttiva del Consiglio dell'Unione che autorizza i Paesi membri a
prolungare fino al 2010 l'applicazione dell'aliquota ridotta sui
settori ad alta intensità di manodopera.
In Italia il regime agevolato dell'IVA al 10% per le attività di
recupero edilizio, è stato introdotto con la Finanziaria per l'anno
2000, in attuazione della facoltà concessa dall'Unione Europea, in
via sperimentale dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2003, di
testare gli effetti di questa riduzione su "taluni servizi al alta
intensità di lavoro". Il termine è stato poi prorogato fino al 31
dicembre 2005 con la direttiva 2004/15/CE del 10 febbraio 2004, al
fine di dare al Consiglio il tempo di esprimersi sulla proposta,
avanzata dalla Commissione nel 2003, di revisione delle aliquote
ridotte IVA.
Con la proposta di direttiva approvata dall'Ecofin viene modificata
la direttiva 77/388/CE, con possibilità di ridurre l'Iva fino al
10% con decorrenza dal 1º gennaio 2006.
Le prestazioni con IVA agevolata al 10% sono quelle che riguardano
gli interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all'art.
3, comma 1, lettere a), b), c), d), f) del DPR 380/2001 ed in
particolare le manutenzioni ordinarie e straordinarie, effettuate
su abitazioni private.
La riduzione dell'Iva al 10% si aggiunge alla detrazione IRPEF del
41% sui lavori di ristrutturazione edilizia, prevista dalla
Finanziaria per il 2006. La nuova direttiva è in attesa di
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea e
successivamente gli Stati membri potranno procedere al recepimento
della stessa.
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