Il 1° luglio entrerà in vigore il
Decreto Legislativo 12 aprile
2006, n. 163 recante il "
Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle
direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" pubblicato sul supplemento
ordinario n. 107 alla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio
2006.
Il nuovo codice, che consta di ben 257 articoli e 21 allegati,
recepisce nella Repubblica Italiana le due direttive 2004/17/CE e
2004/CE/18, come è messo ben in evidenza nella titolazione del
decreto legislativo stesso e contemporaneamente mette ordine nel
corpo normativo relativo ai lavori pubblici realizzando un codice
che abroga ben 29 tra leggi, decreti e regolamenti (tra le altre la
legge n. 109/1994) ed oltre 100 articoli sparsi in circa 30 altre
disposizioni di legge.
In linea teorica il Codice dovrà, quindi, essere applicato a tutti
quei lavori i cui bandi ed avvisi vengono pubblicati dopo il 1°
luglio mentre nel caso di contratti per i quali non è necessaria la
pubblicità, il Codice dovrà essere utilizzato per tutti i contratti
per i quali alla data del 1° luglio non sono ancora stati inviati
gli inviti a presentare le offerte.
Ma in realtà si tratta di un provvedimento che avrà una fase
transitoria molto complessa e lunga in quanto per entrare
definitivamente a regime dovranno essere emanati il nuovo
Capiutolato generale d’appalto ed il nuovo Regolamento che
sostituiranno:
- il Capitolato generale d’appalto di cui al DM n. 145/2000;
- il precedente DPR n. 554/1999 (Regolamento di attuazione della
legge n. 109/1994);
- ed il DPR n. 34/2000 (regole sulla qualificazione delle
imprese).
Ma il problema è più complesso in quanto in attesa del nuovo
Regolamento di attuazione che dovrebbe essere emanato entro il 1°
luglio 2007 e che dovrebbe rendere definitivamente operativo il
nuovo Codice, le norme transitorie precisano che restano in vigore
le precedenti norme e quindi il DPR n. 554/1999, il DPR n. 34/2000
ed il DM n. 145/2000 "nei limiti di compatibilità" con il nuovo
codice.
Possiamo affermare, senza ombra di dubbio, che la legge n.
109/1994, il DLGS n. 157/1995 (appalti di servizi) ed il DLGS
358/1992 (forniture) e di forniture dall’1 luglio 2006 vengono
abrogati, entrerà in vigore il nuovo Codice ed immaginiamo già i
problemi applicativi che sorgeranno e che porteranno le Stazioni
appaltanti o a verificare, di vota in volta, se le precedenti norme
sono coerenti con quelle del nuovo Codice e, quindi, possano
trovare ancora applicazione.
Vale la pena, poi, precisare che alcune norme, tra le quali quelle:
- relative alle novità in materia di lavori, servizi e forniture
affidati in economia;
- le norme di cui all’articolo 240 sull’accordo bonario;
- non entreranno in vigore subito ma tra un anno.
Sono, invece, subito applicabili dall’1 luglio le disposizioni
sulla liberalizzazione degli appalti, che consentiranno alle
pubbliche amministrazioni di appaltare soltanto i lavori o di
utilizzare l’appalto integrato, affidando insieme progettazione e
realizzazione delle opere.
Con file allegato il testo del Codice pubblicato nella Gazzetta
Ufficiale.
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