Sulla progettata fusione tra Autostrade spa e Abertis la Giunta
dell'Ance, in una nota, chiede al Governo di compiere attente
verifiche di natura politico-economica e di vigilare sulle
possibili conseguenze dell`operazione sul mercato e sull`interesse
degli utenti.
Sul primo aspetto le verifiche richieste dall'Ance al Governo
riguardano 3 questioni fondamentali:
- il fatto che Autostrade spa opera grazie a una concessione
attribuita senza gara dall'Anas (che a sua volta è concessionaria
del ministero delle Infrastrutture);
- che l'oggetto della concessione è la rete autostradale
italiana, bene pubblico di primaria importanza;
- che Autostrade spa agisce in regime di sostanziale monopolio,
con conseguente certezza di risultati economici e sostanziale
assenza di rischi.
In questo quadro è evidente - si legge nella nota della Giunta -
che qualunque modifica dell'assetto proprietario del
concessionario, con inevitabili conseguenze sul rapporto
fiduciario, richiede un'attenta valutazione sugli effetti
dell'operazione per gli utenti e per il Paese, specie in un momento
in cui la crisi economica dell'Anas sta portando al blocco dei
cantieri delle opere stradali.
A livello più strettamente operativo l'Ance ritiene necessario che
siano fornite garanzie concrete sui futuri investimenti di
Autostrade spa in Italia, specie in considerazione dei gravi
ritardi accumulati negli ultimi anni e che ammontano, secondo
l'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici, a 5 miliardi di
euro.
Precise garanzie sono richieste dall'Ance anche in tema di
concorrenza e trasparenza degli appalti autostradali, che hanno
visto negli ultimi anni il dilagare del ricorso ai lavori in house,
contro i quali l'Ance ha compiuto molteplici azioni di contrasto.
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