Prima richiesta di rinvio per il "Codice degli appalti".
Tre esponenti della nuova maggioranza nella nuova Commissione
Lavori Pubblici del Senato, la verde Anna Donati, il Diessino Paolo
Brutti e Luigi Zanda della Margherita hanno inviato al Presidente
del Consiglio dei Ministri Romano Prodi ed al Ministro delle
Infrastrutture Antonio Di Pietro, una nota con cui chiedono di
utilizzare il meccanismo del decreto-legge per rinviare l’entrata
in vigore del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 recante il
"Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE"
che dovrebbe entrare in vigore l’1 luglio prossimo.
I tre senatori scrivono testualmente che "è opportuno che l’Unione
corregga i punti più controversi del codice, secondo le procedure
della stessa legge delega, rinviandone l’entrata in vigore di
ulteriori sei mesi, attraverso l’adozione di un decreto-legge che
preveda anche l’annullamento di tutti gli atti conseguenti".
La lettera dei tre senatori, in verità, non fa altro che confermare
la posizione assunta dal centro-sinistra nella scorsa legislatura
sul codice stesso ma oggi sarebbe opportuno prima di dare corso ad
un rinvio, per evitare una proceduta di infrazione da parte della
Comunità economica Europea, capire la disponibilità della Comunità
stessa a concedere una proroga rispetto al termine di recepimento
delle due direttive 2004CE/17 e 2004/CE/18 già scaduto il 1°
febbraio 2006.
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