CIRCOLARE ANCE

08/06/2006

L' Ance, con una interessante circolare, fa il punto, sull' evoluzione del dibattito giurisprudenziale e dottrinale svoltosi negli ultimi anni intorno alla natura giuridica della Dia.
Si tratta, come emerge dal documento, di una questione tutt' altro che teorica, ma che anzi rappresenta un tassello di notevole importanza per l’espletamento dell' attività edilizia svolta nel silenzio della pubblica amministrazione e per la valutazione dei poteri di quest' ultima dopo il decorso del termine per l' inizio dei lavori.

In una prima fase, la giurisprudenza sembrava prevalentemente orientata a ritenere che la presentazione della Dia avesse il valore di mero atto privato, inidoneo a configurare gli estremi di un procedimento amministrativo.
Successivamente, sia in seguito alle pressanti istanze di certezza giuridica avanzata dagli operatori, sia in considerazione dell’ampliamento dell’ambito di applicazione della Dia, molti Tribunali amministrativi hanno aderito al diverso orientamento che riconosce alla denuncia di inizio attività la natura di "provvedimento". I primi ad esprimersi in questo senso sono stati nel 2003 i giudici del Tar Liguria, seguiti poi da quelli del Tar Veneto, del Tar Lombardia e del Tar Abruzzo.
Anche il Consiglio di stato ha aderito a questa interpretazione, che è stata infine ribadita in una recente sentenza del Tar Piemonte.

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