IN ARRIVO UN DECRETO CORRETTIVO

22/06/2006

Nel corso dell'ultimo Consiglio dei Ministri di venerdì 16 giugno è stata discussa l'ipotesi della proroga dell'entrata in vigore del Codice appalti.
Dalla riunione sarebbe emersa la scelta di non procedere più al rinvio al 1° gennaio 2007 come aveva dichiarato il Ministro Di Pietro.
Il Codice sarà in vigore dal 1° luglio, ma dopo l'entrata in vigore il Ministero delle Infrastrutture farà delle correzioni con alcuni decreti.

In una nota del Ministro, diffusa sabato 17 giugno, si legge che è stata discussa e approvata la linea istituzionale per correggere il codice, considerando le scadenze previste da una direttiva europea per l'entrata in vigore. "Abbiamo anche discusso della necessità di correggere le parti che vanno contro la trasparenza degli appalti (in particolare le questioni sulla trattativa privata, sull'appalto integrato e sull'offerte economicamente più vantaggiosa).
La strada individuata è quella di predisporre un decreto correttivo che sarà approvato dal Governo in tempo utile per poi essere inviato in Parlamento il primo luglio, data dell'entrata in vigore del codice
".

Al ministro dei rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, Di Pietro ha chiesto "una accelerazione dei tempi per l'iter parlamentare visto che per i decreti correttivi non è necessario il voto del Parlamento ma solo in passaggio nelle Commissioni".
Il decreto correttivo dovrebbe essere discusso nella seduta del Consiglio dei Ministri di domani venerdì 23 giugno.

La strategia del decreto correttivo è stata scelta, dal Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, dopo che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto capire che non avrebbe controfirmato decreti-legge di sospensione di provvedimenti varati dal precedente Governo.

Parallelamente alla possibilità di un decreto correttivo, che potrebbe, però, essere emanato soltanto successivamente all’entrata in vigore del codice stesso resta in piedi l’ipotesi dell’inserimento, all’interno del disegno di legge di conversione del decreto-legge di proroga di atti parlamentari, di un emendamento che trasli l’entrata in vigore al 1° gennaio 2007; ma quest’ultima soluzione sembra che non abbia i tempi necessari in quanto il disegno di legge di conversione non è stato ancora depositato.

Con il decreto correttivo si arriverebbe anomalia di una entrata in vigore del codice nella versione attuale per poi averne modificate alcune parti dopo qualche giorno.

La telenovela continua.

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