Nel corso dell'ultimo Consiglio dei Ministri di venerdì 16 giugno è
stata discussa l'ipotesi della proroga dell'entrata in vigore
del Codice appalti.
Dalla riunione sarebbe emersa la scelta di non procedere più al
rinvio al 1° gennaio 2007 come aveva dichiarato il Ministro Di
Pietro.
Il Codice sarà in vigore dal 1° luglio, ma dopo l'entrata in vigore
il Ministero delle Infrastrutture farà delle correzioni con alcuni
decreti.
In una nota del Ministro, diffusa sabato 17 giugno, si legge
che è stata discussa e approvata la linea istituzionale per
correggere il codice, considerando le scadenze previste da una
direttiva europea per l'entrata in vigore. "Abbiamo anche
discusso della necessità di correggere le parti che vanno contro la
trasparenza degli appalti (in particolare le questioni sulla
trattativa privata, sull'appalto integrato e sull'offerte
economicamente più vantaggiosa).
La strada individuata è quella di predisporre un decreto correttivo
che sarà approvato dal Governo in tempo utile per poi essere
inviato in Parlamento il primo luglio, data dell'entrata in vigore
del codice".
Al ministro dei rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, Di
Pietro ha chiesto "una accelerazione dei tempi per l'iter
parlamentare visto che per i decreti correttivi non è necessario il
voto del Parlamento ma solo in passaggio nelle
Commissioni".
Il decreto correttivo dovrebbe essere discusso nella seduta del
Consiglio dei Ministri di domani venerdì 23 giugno.
La strategia del decreto correttivo è stata scelta, dal Ministro
delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, dopo che il Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano ha fatto capire che non avrebbe
controfirmato decreti-legge di sospensione di provvedimenti varati
dal precedente Governo.
Parallelamente alla possibilità di un decreto correttivo, che
potrebbe, però, essere emanato soltanto successivamente all’entrata
in vigore del codice stesso resta in piedi l’ipotesi
dell’inserimento, all’interno del disegno di legge di conversione
del decreto-legge di proroga di atti parlamentari, di un
emendamento che trasli l’entrata in vigore al 1° gennaio 2007; ma
quest’ultima soluzione sembra che non abbia i tempi necessari in
quanto il disegno di legge di conversione non è stato ancora
depositato.
Con il decreto correttivo si arriverebbe anomalia di una entrata in
vigore del codice nella versione attuale per poi averne modificate
alcune parti dopo qualche giorno.
La telenovela continua.
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