MONITORAGGIO E MODIFICHE

10/07/2006

Il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, presente al convegno, organizzato dall'Oice, "Gli effetti delle norme tecniche per le costruzioni" svoltosi a Roma, ha confermato che per fine anno sarà concluso il monitoraggio sul testo delle norme tecniche per le costruzioni con le conseguenti norme migliorative.
I lavori del convegno sono stati aperti dal Presidente dell'Oice, Nicola Greco, che ha sottolineato l’importanza della validazione del progetto e la successiva accettazione da parte dell'impresa, e sono stati successivamente presieduti dal vicepresidente Vittorio Mosco.
Nel corso del suo intervento, invece, il presidente Balducci ha indicato gli effetti principali che deriveranno dal testo unitario e i cambiamenti relativi al quadro normativo, puntando l'attenzione sulla natura prestazionale delle disposizioni; ha, poi, dichiarato, come già sottolineato, che la commissione di monitoraggio, entro la fine dell’anno, arriverà alla conclusione del suo lavoro che ha come obiettivo la semplificazione delle norme nell’ottica della loro applicazione univoca.
Ha, inoltre, proposto che il Consiglio superiore dei lavori pubblici svolga un ruolo nuovo nell’attività di supporto , indirizzo e consulenza aperto alle istanze del mondo delle costruzioni.
Questa proposta ha creato, però, nel vicepresidente Oice, Braccio Oddi Baglioni, una velata polemica portandolo a proporre, infatti, dato che l'ingegneria organizzata rappresentata dalla Confindustria è stata ‘tenuta fuori’ dalla commissione, un tavolo tecnico, con tutte le categorie del settore, che faccia da contraltare alla commissione stessa al fine di suggerire modifiche concordate.

In risposta alla precedente proposta, il direttore generale del ministero delle Infrastrutture, e sostituto del ministro Antonio Di Pietro, Domenico Crocco, ha affermato che il fulcro del testo unitario sulle norme tecniche sta nell'identificazione chiara dei livelli di sicurezza che garantiscano la pubblica incolumità, le prestazioni delle costruzioni e la loro durata attraverso l'unificazione e la semplificazione delle norme alla luce anche delle nuove innovazioni scientifiche e degli orientamenti, quindi, più moderni.

Per le stazioni appaltanti è, poi, intervenuto l’amministratore delegato di Italferr, Riccardo Bonasso, che ha auspicato l’arrivo ad un giusto equilibrio tra aspetti prestazionali e prescrittivi e ad un definizione migliore del rapporto tra progettista e committente.

Per quanto riguarda le conseguenze sull’applicazione delle norme tecniche sull’attività contrattuale della pubblica amministrazione, è intervenuta la rappresentante del provveditorato opere pubbliche del Lazio, Maria Pia Forleo.

Sono intervenuti, infine, ognuno per il proprio settore, i tre professori Michele Mele, Antonio Maffey e Camillo Nuti, che hanno sottolineato i pro e i contro delle nuove norme, manifestando, concordemente, la possibilità che vengano ancora migliorate.

Ha chiuso la prima parte, poi, il presidente della commissione redattrice del Testo unico, Remo Calzona, che ha evidenziato i requisiti fondamentali previsti dalle nuove norme tecniche: sicurezza, robustezza e durabilità.

Durante, poi, il convegno Igi-Atecap "La normativa tecnica nelle direttive appalti: rilevanza progettuale e concorrenziale" , è stato presentato un protocollo d’intesa proprio tra il Consiglio superiore dei lavori pubblici e l'Atecap (Associazione tecnico economica del calcestruzzo preconfezionato) per la realizzazione del progetto "Concrete".
Questo progetto, per cui sono stati stanziati circa 3 milioni di Euro dilazionati in tre anni, prevede, infatti, di formare su tutto il territorio nazionale circa 5000 professionisti reclutandoli tramite 10 guide, già istruite, che avranno il compito di illustrare il tipo di materiale da utilizzare, o consigliare, per essere in regola con la nuova normativa tecnica.
L’obiettivo, quindi, è quello di far conoscere al meglio le norme tecniche migliorando i capitolati e garantendo maggiore durabilità alle costruzioni in cemento armato.
Essendo, però, questo progetto di natura tecnica e divulgativa, i promotori non potranno avere alcun rapporto con le società appartenenti alle associazioni che prendono parte al progetto stesso; potranno solo richiedere a progettisti e prescrittori che vengano aggiornati i capitolati d’appalto delle voci relative al calcestruzzo armato e ai suoi componenti.
Per quanto concerne, poi, il patrocinio, secondo gli accordi stipulati, consisterà anche nell’apposizione del logo del Consiglio superiore dei lavori pubblici sulla documentazione tecnica che verrà distribuita dall’Atecap ai progettisti ma che sarà approvata dal Consiglio stesso; la documentazione verrà inoltre pubblicata in un sito internet www.progettoconcrete.it, appositamente costruito, in modo da permettere di seguire lo sviluppo del progetto in tempo reale.
Secondo il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Angelo Balducci, intervenire concretamente in questo progetto era necessario per fare in modo che si garantisca che i materiali utilizzati per le costruzioni vengano realmente sperimentati adottando anche un controllo su come vengono effettuati i controlli: verrà, infatti, potenziato il servizio tecnico centrale che, con il Dpr 27 aprile 2006, n. 204 (riordino del Consiglio superiore dei lavori pubblici), diventerà direzione generale.

Per quanto riguarda, infine, la formazione delle 10 guide, ha preso il via a gennaio scorso con delle lezioni del Master Mica (tecnologia del cemento armato) dell’università Roma Tre; è poi previsto un tirocinio presso cantieri e laboratori prima dell’inizio del loro lavoro presso le stazioni appaltanti.
Da ricordare è che il protocollo d’intesa tra Consiglio superiore dei lavori pubblici e Atecap ha durata di due anni e potrà essere rinnovato, anche tacitamente, se entro tre mesi dalla scadenza non verrà fatta richiesta di rescissione da una delle parti.


A cura di Paola Bivona


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