Il presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Angelo
Balducci, presente al convegno, organizzato dall'Oice, "Gli effetti
delle norme tecniche per le costruzioni" svoltosi a Roma, ha
confermato che per fine anno sarà concluso il monitoraggio sul
testo delle norme tecniche per le costruzioni con le conseguenti
norme migliorative.
I lavori del convegno sono stati aperti dal Presidente dell'Oice,
Nicola Greco, che ha sottolineato l’importanza della validazione
del progetto e la successiva accettazione da parte dell'impresa, e
sono stati successivamente presieduti dal vicepresidente Vittorio
Mosco.
Nel corso del suo intervento, invece, il presidente Balducci ha
indicato gli effetti principali che deriveranno dal testo unitario
e i cambiamenti relativi al quadro normativo, puntando l'attenzione
sulla natura prestazionale delle disposizioni; ha, poi, dichiarato,
come già sottolineato, che la commissione di monitoraggio, entro la
fine dell’anno, arriverà alla conclusione del suo lavoro che ha
come obiettivo la semplificazione delle norme nell’ottica della
loro applicazione univoca.
Ha, inoltre, proposto che il Consiglio superiore dei lavori
pubblici svolga un ruolo nuovo nell’attività di supporto ,
indirizzo e consulenza aperto alle istanze del mondo delle
costruzioni.
Questa proposta ha creato, però, nel vicepresidente Oice, Braccio
Oddi Baglioni, una velata polemica portandolo a proporre, infatti,
dato che l'ingegneria organizzata rappresentata dalla Confindustria
è stata ‘tenuta fuori’ dalla commissione, un tavolo tecnico, con
tutte le categorie del settore, che faccia da contraltare alla
commissione stessa al fine di suggerire modifiche concordate.
In risposta alla precedente proposta, il direttore generale del
ministero delle Infrastrutture, e sostituto del ministro Antonio Di
Pietro, Domenico Crocco, ha affermato che il fulcro del testo
unitario sulle norme tecniche sta nell'identificazione chiara dei
livelli di sicurezza che garantiscano la pubblica incolumità, le
prestazioni delle costruzioni e la loro durata attraverso
l'unificazione e la semplificazione delle norme alla luce anche
delle nuove innovazioni scientifiche e degli orientamenti, quindi,
più moderni.
Per le stazioni appaltanti è, poi, intervenuto l’amministratore
delegato di Italferr, Riccardo Bonasso, che ha auspicato l’arrivo
ad un giusto equilibrio tra aspetti prestazionali e prescrittivi e
ad un definizione migliore del rapporto tra progettista e
committente.
Per quanto riguarda le conseguenze sull’applicazione delle norme
tecniche sull’attività contrattuale della pubblica amministrazione,
è intervenuta la rappresentante del provveditorato opere pubbliche
del Lazio, Maria Pia Forleo.
Sono intervenuti, infine, ognuno per il proprio settore, i tre
professori Michele Mele, Antonio Maffey e Camillo Nuti, che hanno
sottolineato i pro e i contro delle nuove norme, manifestando,
concordemente, la possibilità che vengano ancora migliorate.
Ha chiuso la prima parte, poi, il presidente della commissione
redattrice del Testo unico, Remo Calzona, che ha evidenziato i
requisiti fondamentali previsti dalle nuove norme tecniche:
sicurezza, robustezza e durabilità.
Durante, poi, il convegno Igi-Atecap "La normativa tecnica nelle
direttive appalti: rilevanza progettuale e concorrenziale" , è
stato presentato un protocollo d’intesa proprio tra il Consiglio
superiore dei lavori pubblici e l'Atecap (Associazione tecnico
economica del calcestruzzo preconfezionato) per la realizzazione
del progetto "Concrete".
Questo progetto, per cui sono stati stanziati circa 3 milioni di
Euro dilazionati in tre anni, prevede, infatti, di formare su tutto
il territorio nazionale circa 5000 professionisti reclutandoli
tramite 10 guide, già istruite, che avranno il compito di
illustrare il tipo di materiale da utilizzare, o consigliare, per
essere in regola con la nuova normativa tecnica.
L’obiettivo, quindi, è quello di far conoscere al meglio le norme
tecniche migliorando i capitolati e garantendo maggiore durabilità
alle costruzioni in cemento armato.
Essendo, però, questo progetto di natura tecnica e divulgativa, i
promotori non potranno avere alcun rapporto con le società
appartenenti alle associazioni che prendono parte al progetto
stesso; potranno solo richiedere a progettisti e prescrittori che
vengano aggiornati i capitolati d’appalto delle voci relative al
calcestruzzo armato e ai suoi componenti.
Per quanto concerne, poi, il patrocinio, secondo gli accordi
stipulati, consisterà anche nell’apposizione del logo del Consiglio
superiore dei lavori pubblici sulla documentazione tecnica che
verrà distribuita dall’Atecap ai progettisti ma che sarà approvata
dal Consiglio stesso; la documentazione verrà inoltre pubblicata in
un sito internet www.progettoconcrete.it, appositamente costruito,
in modo da permettere di seguire lo sviluppo del progetto in tempo
reale.
Secondo il presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici,
Angelo Balducci, intervenire concretamente in questo progetto era
necessario per fare in modo che si garantisca che i materiali
utilizzati per le costruzioni vengano realmente sperimentati
adottando anche un controllo su come vengono effettuati i
controlli: verrà, infatti, potenziato il servizio tecnico centrale
che, con il Dpr 27 aprile 2006, n. 204 (riordino del Consiglio
superiore dei lavori pubblici), diventerà direzione generale.
Per quanto riguarda, infine, la formazione delle 10 guide, ha preso
il via a gennaio scorso con delle lezioni del Master Mica
(tecnologia del cemento armato) dell’università Roma Tre; è poi
previsto un tirocinio presso cantieri e laboratori prima
dell’inizio del loro lavoro presso le stazioni appaltanti.
Da ricordare è che il protocollo d’intesa tra Consiglio superiore
dei lavori pubblici e Atecap ha durata di due anni e potrà essere
rinnovato, anche tacitamente, se entro tre mesi dalla scadenza non
verrà fatta richiesta di rescissione da una delle parti.
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