Pioggia di emendamenti sul decreto-legge n. 223/2006 del 4 luglio
scorso.
Lunedì 17 luglio ne sono arrivati alla Commissione Bilancio del
Senato ben 1100 dei quali 550 dell'Unione, 450 dell’opposizione e
100 del relatore.
Alla luce di un numero così alto si profila anche per il
decreto-legge n. 223 l'ipotesi del voto di fiducia come ha
dichiarato il Ministro per i rapporti con il parlamento Vannino
Chiti "La manovra è per noi decisiva e se sarà necessaria la
fiducia la porremo senza battere ciglio".
Ma se tutto ciò non bastasse ecco che la questione relativa agli
immobili dà ancor più fuoco alle polveri ed infatti sembra che ci
sarà una supertassa.
La nuova proposta del Governo sarebbe quella di un meccanismo che
archiviando il problema del recupero delle detrazioni, istituisce
un regime separato tra abitazioni e fabbricati strumentali ed un
doppio binario per questi ultimi.
Sarà possibile scegliere tra imposta di registro ed IVA ma in
questo secondo caso scatterebbe un’imposta aggiuntiva tra l'1 ed il
3 per cento.
Ma altra novità è quella che potrebbe ritornare in vita
l’agevolazione IVA sulle ristrutturazioni edilizie.
Il relatore della legge di conversione Natale Ripamonti ha
predisposto, in tal senso, un proprio emendamento che dovrebbe
impegnare il Governo la modifica con la Finanziaria del prossimo
anno.
Sembra, peraltro, che, sempre per gli immobili, venga previsto un
credito d’imposta, analogo a quello previsto per le
ristrutturazioni edilizie, per gli interventi di miglioramento
dell’efficienza termica ed energetica degli edifici.
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