Mentre sappiamo già che il
Codice dell’Ambiente (decreto
legislativo n. 152/2006) arriverà di fronte alla
Corte
Costituzionale il 5 giugno 2007 ed occorrerà, quindi, aspettare
ancora quasi un anno prima che la Consulta esamini i ricorsi
presentati da dodici Regioni (Calabria, Toscana, Piemonte, Valle
D`Aosta, Umbria, Emilia Romagna, Liguria, Abruzzo, Puglia,
Campania, Marche e Basilicata), il Governo sta cercando di mettere
a punto i decreti correttivi per ridurre il contenzioso con le
Regioni.
Dopo che la Commissione Ambiente della Camera dei deputati ha
chiesto che il metodo di riscrittura del maxiprovvedimento sia
ispirato a condivisione e partecipazione e che la commissione
Territorio del Senato non punta sul metodo della concertazione ma
entra nel dettaglio delle norme da modificare elencando una serie
di articoli da rivedere o sopprimere al più presto possibile con la
stessa impostazione che era stata seguita anche dalla Conferenza
unificata Stato-Regioni-Città, dovrebbe arrivare al
prossimo
Consiglio dei Ministri il primo decreto correttivo del Codice
dell’ambiente (Dlgs 152/2006) messo a punto dal Ministro Pecoraro
Scanio.
Con il provvedimento, approvato allo scorso Consiglio dei Ministri
del 28 luglio e sul quale ha espresso parere favorevole la
Commissione Ambiente della Camera, dispone la
proroga delle
Autorità di Bacino, fino all’entrata in vigore del decreto
correttivo.
Con lo stesso provvedimento è stata
soppressa l’Autorità di
Vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti, ed è stato
prorogato di 12 mesi il termine per l’adeguamento dello
Statuto del Consorzio nazionale imballaggi (Conai) alla
regola della libera concorrenza nel settore in questione.
Tutte le altre modifiche proposte dalle competenti Commissioni
della Camera e del Senato e dalla Conferenza unificata saranno
oggetto di un prossimo decreto legislativo correttivo, già in corso
di predisposizione.
Ricordiamo, poi, che l’
entrata in vigore delle norme su VIA e
VAS prevista nel Decreto Legislativo n. 152/2006, è stata
prorogata al 31 gennaio 2007 con la legge n. 228/2006 e che
il
Ministro dell’Ambiente, con un avviso del 26 giugno, ha
disposto prima l’
inefficacia dei 17 decreti attuativi del
Codice e successivamente la
revoca dei seguenti decreti
attuativi del Codice stesso:
- norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue;
- modalità di aggiudicazione da parte dell’Autorità d’ambito del
servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani;
- disciplina delle modalità e dei termini di aggiudicazione della
gestione del servizio idrico integrato;
- approvazione dei modelli di registro di carico e scarico dei
rifiuti;
- criteri, procedure e modalità per il campionamento e l’analisi
delle terre e rocce da scavo;
- registro delle imprese autorizzate alla gestione dei
rifiuti.
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