Sembra proprio che Romano Prodi abbia sulle sue certezze per
la prossima finanziaria la “casa” e le
“professioni”.
Il Premier intervenendo a Caorle alla Festa della Margherita
ha precisato che punta su un’aliquota unica unica al 20% per
tutte le rendite, compresa la tassa secca sugli affitti.
Prodi rilancia quindi, l’armonizzazione delle rendite finanziarie e
annuncia un’aliquota al 20% anche sugli affitti facendo propria una
proposta che fu Francesco Rutelli a lanciare. “Non so se
l’unificazione delle rendite la faremo in Finanziaria ma penso che
fissare al 20% anche l’aliquota sugli affitti, in modo secco e
chiaro, aiuti a recuperare un’evasione che su questo fronte è
totale. Meglio abbassarla ma farla pagare a tutti”.
Il Premier spiega anche il meccanismo. “Credo che stabilendo un
co-interesse dei Comuni si possa garantire una maggiore
sorveglianza. Potrà essere il vigile urbano a verificare il
rispetto della legge”.
Il fisco è un tema su cui si sofferma, ricorda le “ingenuita`”
della campagna elettorale anche sulla tassa di successione ma
conferma tutto e difende il “conto corrente” dei professionisti
precisando che “Avere una contabilità seria sulle parcelle aiuta
quel meccanismo di detrazioni fatte sulla base del contrasto di
interessi. Ce l’hanno tutti i Paesi, perché non noi? Renzo Lusetti
mi raccontava delle sue vacanze: in Svezia ha pagato tutto con la
carta di credito, alle Tremiti non l’ha potuta usare mai... E’ un
esempio di come si possono fare le cose in regola”.
In verità Romano Prodi ha precisato che ancora non sa se
l’intervento sulle rendite e l’intervento sulle pensioni saranno
inseriti nella Finanziaria ma sul capitolo delle pensioni ha
detto “Avete visto Tremonti? Dice ai lavoratori di scappare in
pensione: è terrorismo”, e rivolgendosi ad Anselmi “mi meraviglio
che lei non abbia fatto la domanda”.
Ma forse anche per questa ragione precisa che la riforma delle
pensioni.
“Forse non entrerà in Finanziaria, magari si farà dopo ma serve un
sistema flessibile che incentivi chi voglia restare e disincentivi
chi vuole andare in pensione prima. Regole nuove che si adattino
alle diverse esigenze di vita perché vogliamo costruire un sistema
che dia felicità innovando anche le nostre teste. Ho chiesto a
Confindustria di pensare a contratti part-time dopo i 60 anni
perché non ha senso lavorare otto ore al giorno e poi smettere del
tutto”.
Ma Prodi precisa anche, in merito alle liberalizzazioni
contenute nella legge n. 248/2006 di converione del decreto-legge
n. 223/2006 che “Non va bene il verbo liberalizzare, meglio dire
scrostare le rigidità che riguardano tutto il terziario e su cui
andremo avanti.
Il problema è recuperare produttività ma anche diventare
esportatori e non solo importatori di servizi, dagli studi di
avvocati a quelli di architetti”.
Ma anche il verbo spalmare non gli va bene. “Spalmare è il verbo
che ha usato Ferrero, come si sa è quello che fa la Nutella... Non
ci sarà macelleria sociale. Nessuna decisione è stata presa, solo
di ridurre la manovra a 30 miliardi. Vogliamo una Finanziaria di
cambiamento che ci faccia rientrare nei parametri Ue nel 2007
perché anche se chiediamo un rinvio non ce lo danno”.
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