Dagli ultimi dati dell’
Osservatorio Oice-Informatel sugli
appalti per servizi di ingegneria, architettura e consulenza
tecnico-economica emerge un
crollo estivo per il mercato delle
progettazioni.
L'estate deprime l'attività delle amministrazioni pubbliche
italiane in termini di appalti per servizi di ingegneria,
architettura e consulenza tecnico-economica. Secondo l'Osservatorio
mensile OICE-Informatel, le gare indette in luglio e agosto nel
settore sono state 663 e 393 per un importo complessivo
rispettivamente di 57,3 e 36,1 milioni di euro, con flessioni,
rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, dell'8,2% in numero
e del 41,6% in valore per quanto riguarda luglio e del 33% in
numero e del 53,7% in valore relativamente ad agosto.
Il basso profilo assunto dalla domanda negli ultimi due mesi
annulla i progressi che si erano registrati nel primo semestre 2006
rispetto all'anno precedente. Nei primi otto mesi infatti risultano
pubblicati 5.689 bandi (di cui 330 sopra soglia) per un importo di
592,9 milioni di euro (419,1 milioni sopra soglia), mostrando sì
ancora un incremento del 37,6% in numero rispetto al periodo
gennaio-agosto 2005, ma per la prima volta quest'anno anche una
flessione in valore, pari allo 0,6% (-9,9% relativamente alle più
importanti gare sopra soglia). Da rilevare che si è fortemente
ridotto l'importo medio unitario delle gare, che nei primi otto
mesi si colloca al livello di 104.214 euro, il più basso
dell'ultimo quinquennio e inferiore del 27,7% a quello dell'analogo
periodo del 2005.
"Non credo alla riduzione dell'attività per la pausa estiva,
durante la quale spesso vengono indette importanti gare",
ha
commentato Nicola Greco, presidente OICE e amministratore delegato
della Technip Italy. "Penso piuttosto che le polemiche sul
Codice appalti prima, la sua rapida introduzione e altrettanto
rapida parziale sospensione poi, per non parlare dell'improvvisa
assenza dei minimi tariffari obbligatori non accompagnata da
circolari esplicative, abbiano avviato una fase di confusione e
incertezza nei pubblici amministratori preposti a preparare i bandi
di gara. Questo, unitamente alla carenza di risorse e alle
riconsiderazioni che si stanno facendo su molte opere pubbliche,
non può non mettere in crisi il mercato. La continua altalena della
domanda - continua Greco - non aiuta le imprese, che avrebbero
bisogno almeno di stabilità. Nello specifico, il riferimento del
nuovo Codice al Dpr 554/99, in quanto compatibile, rende difficile
per le stazioni appaltanti capire quali norme siano ancora
applicabili. Occorre superare la paralisi procedurale insieme alle
difficoltà per il finanziamento di molte opere pubbliche. Per
questo - ha concluso - è necessario il varo dei correttivi al
Codice e l'emanazione del regolamento attuativo".
Nel mercato europeo dei servizi di ingegneria l'Italia continua ad
attestarsi su quote del tutto irrilevanti e, per di più, in fase di
ulteriore ridimensionamento: dal 4,5% del totale nel 2004; al 4,1%
del 2005, fino al 3,5% nei primi otto mesi del 2006, quote di gran
lunga inferiori a quelle dei paesi di paragonabile rilevanza
economica (Francia 41,1%, Spagna 14,7%, Gran Bretagna 7,7%,
Germania 7,4%) e di una delle nazioni recentemente entrate a far
parte dell'Unione Europea (Polonia 4,5%).
Anche la domanda indiretta espressa dalle gare per l'affidamento
congiunto di lavori e servizi di ingegneria risulta in flessione:
nei primi otto mesi sono state bandite 656 gare per un importo
accertato di 9.458,8 milioni di euro: rispetto allo stesso periodo
del 2005 si registra un decremento dello 0,8% in numero e del 9,1%
in valore. In particolare, da gennaio al 31 agosto sono state
indette:
- 100 gare di project financing, ex artt. 37 bis e quater L.
109/94 (+13,6% rispetto al 2005), per un importo accertato di 2.294
milioni di euro (-5,5%);
- 119 gare per concessioni di costruzione e gestione ex art. 19
L.109/94 (+29,3%) per un importo accertato di 3.883 milioni di euro
(+665%);
- 303 gare per appalti integrati (-20,1%) per un valore di 1.442
milioni di euro (-58,4%);
- 131 gare di appalto concorso (+29,7%) per un valore accertato
di 673 milioni di euro (+74,7%);
- 3 gare di general contractor per un importo di 1.166 milioni di
euro: per tale tipologia di affidamento, che nei primi otto mesi
del 2005 aveva visto una sola opera messa in gara per 3.620 milioni
di euro, la flessione in valore è del 67,8%.
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