L'11 e il 12 settembre si è tenuto a Valencia il kick-off meeting
del progetto europeo sull’integrazione delle norme prestazionali
nei processi di produzione edilizia che utilizzano gli standard IFC
per promuovere innovazione e sviluppo sostenibile (progetto
STAND-Inn).
IFC (Industry Foundation Classes) è un sistema di
classificazione e descrizione -in un formato elettronico
utilizzabile da un software- di prodotti e componenti edilizi che
fanno parte di un opera: serramenti, solai, coperture, impianti,
eccetera. Rappresenta dunque un modello di strutturazione dei dati
ai fini della loro condivisione nell'ambito del processo di
costruzione e del facility management attraverso le molteplici
applicazioni utilizzate dagli operatori dei settori. Al momento è
disponibile come ISO/PAS 16739, ma l’intenzione è proporlo a
breve come vera e propria norma ISO.
STAND-Inn è un progetto ambizioso, finanziato dalla
Commissione Europea per rispondere ad una diffusa domanda nel mondo
delle costruzioni di convergenza tra IFC e nuove esigenze via via
emergenti nelle diverse fasi del processo di costruzione. Infatti,
il settore delle costruzioni, settore trainante dell'economia
europea e nazionale, sia in termini di fatturato che di numero di
addetti, sta ora affrontando un'evoluzione concettuale, secondo la
quale gli edifici e i prodotti da costruzione non sono più
considerati solo dei semplici oggetti fisici ma sono piuttosto
visti come servizi progettati per agevolare la gestione in chiave
prestazionale del ciclo di vita dei prodotti e dell'opera e come
servizi di valore aggiunto per rispondere alle mutate esigenze
dell'utenza finale.
Il principale obiettivo del progetto è dunque quello di far
convergere gli standard IFC, che sono la piattaforma di base per
l'ottimale scambio di informazioni nella progettazione, la
realizzazione e la gestione degli edifici, e la serie di norme a
matrice prestazionale sullo sviluppo sostenibile.
STAND-Inn è affidato ad un consorzio che vede la
partecipazione di 28 membri da 11 Paesi europei e con 5 network
europei comprendenti i principali stakeholder di industria,
committenti e ricercatori, nonché due partner dalla Cina (dove nel
2006 è stato costruito il 50% dei metri quadri realizzati nel
mondo) e uno dall'Australia. Per queste caratteristiche la
Commissione Europea ha esplicitamente riconosciuto e apprezzato la
validità, la rappresentatività e l'autorevolezza del consorzio. Per
l'Italia sono presenti UNI e Politecnico di Milano. In particolare,
UNI fornirà il proprio contributo nell'attuazione del programma del
Workpackage WP 5 “Awareness, dissemination, feedback and
exploitation”, attraverso l'organizzazione di due workshop
internazionali.
Le nuove attività UNI
Curabilità
Pubblicazione norma UNI 11156 "Valutazione della durabilità
dei componenti edilizi"
Partecipazione ai lavori internazionali del Comitato Tecnico ISO/TC
59/SC 14 "Design life"
Sostenibilità
Partecipazione ai lavori europei del Comitato Tecnico CEN/TC 350
"Sustainability of construction works"
Partecipazione ai lavori internazionali del Comitato Tecnico ISO/TC
59/SC 17 "Sustainability in building construction"
Interoperabilità del software
Attivazione Gruppo di lavoro UNI su "Interoperabilità dei software
utilizzati nelle fasi progettuali, esecutive e gestionali del
processo di intervento edilizio"
L’evoluzione concettuale sopra descritta, unitamente alla
sostenibilità e all'utilizzo di IT avanzate, è considerato il
fattore chiave di cambiamento e miglioramento del settore delle
costruzioni. Nuovi processi produttivi basati sullo standard
IFC creeranno nuovi e più efficienti processi di produzione
edilizia, agevolando quindi le grandi potenzialità del settore
attraverso riduzione dei costi e aumento della produttività,
migliorando di conseguenza la competitività dell'industria delle
costruzioni. Ecco perché il principale obiettivo del progetto è il
miglioramento dell'integrazione tra lo standard IFC e le norme
prestazionali sullo sviluppo sostenibile nei processi di produzione
edilizia. Data la stretta interconnessione esistente tra tutte le
fasi del processo di costruzione, il progetto considera anche la
sostenibilità di prodotti e servizi nelle costruzioni nonché le
norme sugli appalti pubblici.
Le caratteristiche dello standard IFC per lo scambio di
informazioni condivise ha il potenziale necessario per introdurre
radicali cambiamenti nell'industria delle costruzioni e costituire
le fondamenta e la struttura per efficaci pratiche di
"e-cooperation", scambi B2B (business to business), B2C (business
to consumer) e B2A (business to administration). Il programma di
lavoro comprende lo sviluppo di attività divulgazione a livello
europeo, di manuali di "best practice" e di raccomandazioni.
UNI, Alberto Galeotto
Comparto Costruzioni
e-mail: costruzioni@uni.com
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