Il Ministro della Giustizia Clemente Mastella definisce, con un
disegno di legge, la
riforma delle professioni, rispolvera
nella stessa le
tariffe minime e diffonde la bozza del
disegno di legge prima della
manifestazione nazionale
organizzata dal CUP che si svolgerà domani a Roma per
protestare contro il Decreto Bersani (decreto-legge n. 223/2006
convertito in legge n. 248/2006) che ha abolito l’obbligatorietà
dei minimi tariffari per le libere professioni, il divieto di
pubblicità informativa ed il divieto di fornire servizi
professionali interdisciplinari.
D’altra parte già a luglio, il guardasigilli aveva detto ai
professionisti senza mezzi termini: “
Oggi accettate il decreto
sulle liberalizzazioni, domani con un disegno di legge quadro sulle
professioni aggiusteremo il tiro delle norme”.
Con il disegno di legge delega, viene delegato il governo ad
emanare, entro diciotto mesi dalla data in vigore della legge, uno
o più decreti legislativi aventi a oggetto la disciplina delle
professioni intellettuali e delle rispettive forme organizzative,
in coerenza con le direttive comunitarie e nel rispetto dei
principi e dei criteri direttivi della legge.
A tal proposito sembra che lo strumento della legge delega potrà
trovare ostacoli nel suo cammino perché gli ordini professionali
potrebbero opporsi al progetto del Ministro per il timore che, in
fase di stesura dei decreti legislativi delegati, il legislatore
decida di non mantenere agli impegni presi, anche se, in verità,
entro due anni dall’entrata in vigore di ciascun decreto
legislativo possono essere emanati decreti correttivi.
Ma vediamo quali sono le indicazioni e le novità più rilevanti
contenute all’interno del disegno di legge delega. Tra le altre
ricordiamo:
- l’accesso libero, senza predeterminazione numerica se non per
quelle relative a funzioni pubbliche;
- la possibilità di esercizio in forma individuale o
associata;
- la garanzia di un’adeguata tutela del cliente e della
collettività;
- l'obbligatorietà dell'iscrizione all'albo;
- la possibilità di farsi pubblicità a carattere
informativo;
- l'obbligatorietà dell'assicurazione per la responsabilità
civile.
Nel testo del disegno di legge vengono previsti la formazione di
appositi albi e la costituzione degli ordini, di cui facciano parte
gli iscritti nei relativi albi, purché attivi nel mercato del
lavoro, con la possibilità di mantenere in tutto o in parte gli
ordini esistenti e di provvedere ad accorpamenti in relazione a
categorie professionali analoghe.
Viene, altresì, previsto l’obbligo di versamento, da parte degli
iscritti, dei contributi determinati dagli ordini, nazionali e
territoriali, nella misura necessaria all’espletamento
dell’attività ad essi demandata agli Ordine stessi che devono anche
occuparsi della formazione tecnico-professionale degli iscritti e
dell'adozione di iniziative rivolte ad agevolare, anche mediante
borse di studio, l'ingresso dei giovani nella professione.
Per ultimo, ricordiamo, in materia di tariffe professionali, che
nell’articolo 5 del disegno di legge viene precisato che il
Governo, nell’esercizio della delega, disciplina la materia delle
prestazioni e dei corrispettivi, tenendo conto delle disposizioni e
delle decisioni comunitarie adottate in materia individuando, tra
l’altro, i corrispettivi minimi da applicarsi pre le prestazioni
imposte o che sono oggetto di riserva di competenza, in modo che
tali corrispettivi siano circoscritti al costo della prestazione,
comprensivo delle spese e del compenso del professionista.
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