Nella serata del 26 ottobre scorso la Camera dei deputati ha
approvato la conversione in legge del decreto legge fiscale
collegato alla Finanziaria 2007 (Decreto-legge 3 Ottobre 2006, n.
262 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 230 del 3 Ottobre 2006),
che ora passa al Senato.
L’approvazione è avvenuta incassando, con 327 voti favorevoli e 227
contrari, la fiducia sul maxiemendamento presentato al decreto, al
termine di una seduta caratterizzata da violenti tumulti scoppiati
sui banchi delle opposizioni.
Il decreto consta di due articoli; il primo nel testo uscito dalle
Commissioni Bilancio e Finanze e il secondo composto dal
maxi-emendamento su cui il Governo ha posto e ottenuto ieri la
fiducia e che raggruppa gli oltre 40 articoli del provvedimento
originario.
Il maxi-emendamento riprende il testo uscito dalle Commissioni con
l’aggiunta di alcune modifiche che l’Esecutivo aveva presentato in
Aula prima della richiesta della fiducia.
Ripristino della tassa di successione sui grandi patrimoni,
chiusura dei negozi dopo tre violazioni sull'emissione dello
scontrino, convenzione unica per le concessioni autostradali e
aggiornamento tariffario con il metodo del price cap.
Queste le principali modifiche apportate al testo del decreto
fiscale:
TASSA DI SUCCESSIONE: al posto della rimodulazione delle
imposte ipotecarie, catastali e di registro, il governo ha
reintrodotto la tassa ma solo sui grandi patrimoni. Per i parenti
in linea retta (moglie e figli) si applica l'aliquota del 4% sui
valori che eccedono la soglia di 1 milione di euro per ciascun
erede. Per gli immobili si considera il valore catastale. Per i
parenti più lontani non si applica la franchigia e l'aliquota è
pari al 6% fino al quarto grado e dell’8% sui beni ereditati da
altri soggetti. Ogni quattro anni, con decreto del ministero
dell’Economia, vengono aggiornati gli importi di esenzione tenendo
conto dell’inflazione.
AUTOSTRADE: confermata l’introduzione della “convenzione
unica” per le concessioni autostradali. Per rispondere alle
osservazioni della Ue, che ha accusato l’Italia di ostacolare la
fusione tra Autostrade e Abertis, è stato abolito il tetto del 5%
sui diritti di voto dei costruttori che partecipano al capitale
delle società concessionarie di autostade. L’emendamento ha poi
ripristinato il meccanismo del price cap al posto del profit
cap.
SCONTRINI: con un emendamento del governo è stata resa più
soft la norma originale introdotta nel decreto. Ora è prevista la
chiusura immediata del negozio o dell’attività da tre giorni a un
mese dopo la mancata emissione di tre scontrini in cinque anni,
sulla base della semplice contestazione. Nel testo originale si
prevedeva la chiusura alla prima violazione ma al termine della
procedura. Se l’importo complessivo dei corrispettivi oggetto di
contestazione è superiore a 50.000 euro, è prevista la chiusura
dell’attività da un mese a sei mesi.
CALABRIA E SICILIA: una quota delle risorse inizialmente
destinate al Ponte sullo Stretto di Messina, pari a 50 milioni di
euro, verrà destinata ad opere viarie ed infrastrutturali della
Calabria e della Sicilia. Il 70% delle risorse andrà alla Sicilia e
il 30% alla Calabria.
BOLLO AUTO E MOTO: sono soppresse le esenzioni dal bollo di
circolazione che erano state previste nel caso di acquisto di
un’auto Euro 4 e 5 con conseguente rottamazione di auto Euro 0.
Niente esenzione dal bollo anche sull’acquisto di moto euro 3. Nel
maxiemendamento del governo è poi stato introdotto un ulteriore
aumento sui bolli per moto e motorini inquinanti. Oltre alla parte
di aumento fisso è stata anche introdotta una maggiorazione sulla
base della potenza.
SALTA STANGATA SU ALCOLICI: l’aumento del 10% dell’accisa è
stato eliminato. La misura doveva servire a finanziare le
agevolazioni fiscali per i piccoli produttori agricoli, poi la
copertura è stata trovata con l’aumento del bollo sui motorini.
FONDO TRASPORTO LOCALE: parte con una dotazione di 100
milioni di euro per il prossimo triennio. Al fondo confluiscono le
risorse originariamente destinati agli incentivi per l’acquisto di
auto e moto ecologiche.
MOTO E CASCO: e' previsto il 'blocco' di due mesi della
circolazione nei casi in cui il conducente guidi senza casco, con
il casco non allacciato, o porti un passeggero che non lo indossa.
Si procede alla confisca del mezzo solo nel caso in cui sia
utilizzato per commettere un reato, sia per conducenti minorenni
che maggiorenni.
RIORDINO ENTI DI RICERCA: si prevede l’istituzione
dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e
della Ricerca (ANVUR), che assorbe le funzioni del Comitato di
indirizzo per la valutazione della ricerca (Civr), del Comitato
Nazionale per la valutazione del Sistema Universitario (Cnvsu) e
dei comitati di valutazione del CNR e dell’Agenzia spaziale
italiana. Sono stati inoltre disposti la ricognizione e il riordino
degli Enti pubblici nazionali di ricerca a carattere non
strumentale, di competenza del Ministero della ricerca. Per questi
ultimi i regolamenti possono prevedere l'attribuzione di
personalità giuridica, l’accorpamento, la fusione e anche la
soppressione.
RAI E PARLAMENTO: è stata introdotta una norma che prevede
che la Rai stipuli una convenzione gratuita con i due rami del
Parlamento per assicurare il supporto tecnico necessario per la
conversione digitale e conservazione delle riprese delle
sedute.
RISCOSSIONI: quei Comuni che non vorranno affidarsi a
Riscossione spa per il servizio coattivo delle riscossioni potranno
indire gare.
AGENZIA DI STAMPA: il decreto aggiorna la definizione di
“agenzia di stampa nazionale” ammessa ai contributi pubblici.
L’attuale formula tiene conto delle nuove tecnologie e prevede che
“sono considerate a diffusione nazionale le agenzie di stampa i cui
notiziari sono distribuiti per abbonamento a titolo oneroso,
qualunque sia il mezzo di trasmissione, ad almeno 15 testate in
cinque regioni”. La vecchia formulazione, che risaliva alla legge
del 1981, considerava agenzie di stampa quelle collegate “per
telescrivente con canali di concessione esclusiva del Ministero
delle poste”. Inoltre nella nuova definizione si prevede che il
notiziario debba essere trasmesso per “minimo 12 ore al giorno per
almeno 5 giorni la settimana”. La vecchia formulazione prevedeva le
12 ore ma senza specificare il numero dei giorni di trasmissione a
settimana. Confermata, tra i criteri, la presenza di almeno dieci
giornalisti professionisti assunti a tempo pieno e indeterminato,
ma è stato cancellato il vincolo dei 15 poligrafici (nella nuova
definizione non si fa riferimento al personale polografico) .
COMUNI E ICI: i Comuni sono incentivati alla lotta
all’evasione sull’Ici. Il maggior gettito aggiuntivo, rispetto a
quello previsto nel decreto con le nuove disposizioni
sull’aggiornamento del catasto, non sarà scalato dai trasferimenti
erariali. Viene invece scalato dai trasferimenti il maggior gettito
Ici che perviene ai Comuni a seguito dell’aggiornamento del
catasto.
IMMOBILI POSTE: salta dal decreto la norma che stabiliva la
cessione degli immobili non strumentali di Poste spa.
TASSA SU RASSEGNE STAMPA: è stata abolita eliminata dal
testo del decreto La norma prevedeva un compenso per la
riproduzione di articoli di riviste e giornali che i soggetti che
le utilizzavano avrebbero dovuto pagare agli editori delle testate
da cui gli articoli sono tratti.
FONDO PER IL DIRITTO DI PRESTITO PUBBLICO: è una delle
novità del decreto. Il Fondo è ripartito attraverso la Siae agli
autori ed editori di libri, dischi concessi in prestito da
biblioteche e discoteche degli enti pubblici e dello Stato,
eccettuate le biblioteche delle università e delle scuole. Il fondo
è pari a 250.000 euro per il 2006 e a 3 milioni di euro per il
2007.
AUTOTRASPORTO: arriva uno sconto sui premi Inail. Costo
dell’operazione, 120 milioni di euro a cui si fa fronte utilizzando
un fondo Inps a favore del settore, creato con la finanziaria dello
scorso anno e finora mai utilizzato.
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