Giovedì scorso la
Commissione ambiente e territorio della
Camera dei deputati ha iniziato l’
esame del Decreto
legislativo recante disposizioni integrative e correttive del
decreto legislativo 12 aprile 2006, m. 163 meglio conosciuto
come “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture”.
Il relatore del provvedimento
Tino Iannuzzi dell’Ulivo ha
illustrato i contenuti dello schema di decreto legislativo mettendo
in luce come il testo non contenga particolari innovazioni ma
principalmente correzioni formali e di dettaglio.
Il relatore ha fatto anche presente che il Consiglio di Stato, nel
parere espresso sullo schema di decreto legislativo ha segnalato
l’opportunità di sopprimere la norma che fa divieto all’impresa
ausiliaria di assumere a qualsiasi titolo il ruolo di appaltatore e
di subappaltatore, al fine di evitare problemi di compatibilità
della vigente disposizione con la normativa comunitaria.
Il viceministro delle Infrastrutture
Angelo Capodicasa,
sulla questione dell’effettivo coinvolgimento delle regioni nel
processo formativo dello schema di decreto in esame ha assicurato
che il Governo intende tenere in grande considerazione le richieste
di modifica segnalate dalle Regioni, anche se il Consiglio di Stato
ha formulato, nel proprio parere, serie perplessità sulle proposte
avanzate dalla Conferenza unificata che ha chiesto di mantenere in
vita discipline regionali non in linea con le norme di cui al
D.Lgs. n. 163/2006.
Il Ministro delle Infrastrutture
Antonio Di Pietro, nella
sua audizione alla Commissione Ambiente della Camera ha precisato
che il Codice è ancora aperto alle modifiche anche superando i
ristretti confini del provvedimento correttivo in esame per
pronunciarsi sulle tante questioni ancora aperte.
Di Pietro, ha precisato la più grande disponibilità a recepire “le
indicazioni che arriveranno dal Parlamento, con solo con questo
decreto ma anche con successivi altri provvedimenti” anche in
considerazione del fatto che lo stesso Codice concede per i primi
due anni una delega aperta per intervenire con eventuali
correzioni.
Il Ministro ha, anche, anticipato alla Commissione alcuni suoi
punti di riflessione puntualizzando quanto segue: “Ho delle riserve
sulla funzionalità e l’efficienza delle Soa”; secondo il Ministro
occorre chiarire il ruolo e la funzione delle società di
attestazione.
Ma anche sull’Autorità di Vigilanza, il Ministro puntualizza che
esiste qualche problema a causa della commistione tra il suo ruolo
di istituto regolatore e quello di controllore, precisando che
l’Autorità stessa “Va rivisitata e non basta semplicemente
aumentare il numero dei consiglieri da cinque a sette, come fa il
decreto collegato alla Finanziaria”.
Il relatore del provvedimento
Tino Iannuzzi, in conclusione,
ha precisato che il previsto parere della Commissione arriverà
entro la scadenza del 2 Dicembre
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