Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha incontrato lunedì
scorso gli ordini professionali e le altre rappresentanze del
settore, per illustrare il contenuto del disegno di legge delega da
diramare per l’esame e l'approvazione del consiglio dei
ministri.
Il nuovo testo è frutto di un'ampia intesa con gli altri ministeri
interessati ma non tiene conto, in gran parte, delle indicazioni
formulate da ordini e associazioni e rimane anche da risolvere - in
sede di consiglio dei ministri - un problema di competenza
sollevato dal Dicastero della salute in relazione all’iniziativa
per i decreti delegati e per la tenuta del registro concernente le
associazioni professionali.
La
principale novità rispetto al testo precedente è la
nuova formulazione dell’articolo 5 concernete il
coordinamento con la normativa universitaria anche per mettere a
tacere le lamentele giunte dal Ministero dell’Università e della
Ricerca che di fatto aveva precisato che si sarebbe opposto
all’eventuale iscrizione del disegno di legge all’ordine del giorno
del pre-consiglio; il nuovo articolo 5 prevede il coinvolgimento
degli altri Ministeri competenti, in particolare del Miur, su
proposta del quale - e di concerto con il Ministro della Giustizia
e del ministro competente per il singolo settore - saranno emanati
i decreti legislativi “concernenti il coordinamento tra la
normativa degli studi universitari e la disciplina delle
professioni intellettuali”.
Ricordiamo anche che:
- l’istituzione di sezioni di Ordini, Albi e Collegi sarà
effettuata con provvedimenti emanati su proposta dei ministri
dell’Università e della Giustizia, di concerto con il ministro
competente per il singolo settore;
- il dominus del praticante dovrà possedere un’anzianità di
iscrizione di almeno quattro anni e si prevedono per il tirocinio
attività formative organizzate dalle università, con possibilità di
effettuare parzialmente il tirocinio contemporaneamente all’ultima
fase degli studi universitari;
- le società tra i professionisti possono essere temporanee,
garantendo l’esistenza di un centro di imputazione di interessi in
relazione ad uno scopo determinato.
Nessuna ulteriore novità invece rispetto alle richieste
inviate qualche giorni fa dal Cup (Comitato Unitario delle
Professioni) e dal Colap (Coordinamento Libere Associazioni
Professionali) al ministro Mastella che nel corso dell’incontro di
lunedì ha precisato che la concertazione è finita e che il testo
del disegno di legge così com’è inizierà l’iter parlamentare con la
presentazione delle stesso al consiglio dei ministri di venerdì
prossimo.
Molto dure le reazioni degli ordini professionali alla precisazione
di Mastella sulla fine della concertazione; il vicepresidente del
Cup Roberto Orlandi ha precisato come, visto l’atteggiamento del
Ministro, la concertazione non sia mai iniziata ed anche il
presidente del Cup Raffaele Sirica ha manifestato la propria
delusione per il mancato recepimento degli emendamenti proposti;
secondo Raffaele Sirica il nuovo testo non definisce pienamente la
natura giuridica degli ordini e lo stesso precisa come, nel testo
del disegno di legge sia “indeterminata l’esistenza delle
professioni esistenti, come anche la questione delle tariffe che,
nel disegno di legge delega di cui abbiamo preso visione oggi, non
è trattata”.
A differenza degli Ordini professionali, moderatamente soddisfatte
sono le associazioni professionali e Giuseppe Lupoi, coordinatore
del Colap precisa che “Il testo ha recepito in minima parte le
nostre indicazioni; una scelta che ci lascia perplessi anche se va
aggiunto che neanche i suggerimenti degli ordini sono stati
accolti. Ci attendiamo che entro febbraio venga licenziato da
almeno una delle Camere. Il settore italiano delle professioni non
è in linea con le normative europee; senza una riforma adeguata e
tempestiva questo settore economico, che ricordiamo occupa circa 4
milioni di lavoratori ed il 9 per cento del Pil nazionale, rischia
di scomparire”.
Il presidente di Assoprofessioni, Giorgio Berloffa si dichiara
palesemente soddisfatto dall’esito dell’incontro precisando che “Le
nostre osservazioni non sono state recepite, tuttavia plaudiamo a
quest’ultima versione della proposta Mastella, nella quale sono
state apportate modifiche non riguardanti la sezione dedicata alle
associazioni professionali”.
Anche Gaetano Stella presidente di Confprofessioni giudica
positivamente il testo “soprattutto perché è stata mantenuta la
struttura duale ordini-associazioni. Da una prima lettura sembra
che non siano stati recepiti tutti gli emendamenti da noi proposti
e questo ci lascia perplessi. In futuro, i decreti legislativi
dovranno essere preparati con il contributo del mondo delle
professioni, anche perché una delega troppo ampia lascia spazio a
interpretazioni eccessive, danneggiando in questo modo
professionisti e consumatori”.
© Riproduzione riservata