All'Ordine del giorno di oggi è prevista alla VIII Commissione
della Camera dei Deputati (Commissione Ambiente, Territorio e
Lavori Pubblici) la continuazione dell'esame dello schema di
decreto legislativo concernente disposizioni integrative e
correttive del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante
il codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e
forniture.
Ricordiamo che l'esame in Commissione del provvedimento ha avuto
inizio nella seduta dell'8 Novembre scorso con l'audizione del
Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, sulle
problematiche relative alla disciplina e al controllo del settore
degli appalti ed è continuato nelle successive sedute del 9 e
dell'11 novembre nelle quali si sono susseguiti gli interventi del
relatore Tino Iannuzzi e dei componenti Giapiero Bocci, Angelo
Capodicasa, Ermete Realacci, Franco Strabella e Raffaella
Mariani.
Il Ministro Di Pietro aveva precisato che il provvedimento
correttivo ha validità fino al luglio 2008 ed ha introdotto una
serie di precisazioni al fine di rideterminare l'efficacia
temporale di alcune disposizioni, con particolare riferimento agli
istituti giuridici di nuova introduzione; ha apportato alcune
modifiche resesi indispensabili in relazione al differimento
dell'entrata in vigore dei summenzionati istituti; ha apportato al
Codice, altresì, alcune correzioni di natura esclusivamente
formale, per correggere talune sviste che un testo così complesso
poteva presentare.
Il ministro ha precisato che lo schema di decreto legislativo è
stato trasmesso alla Conferenza delle regioni e delle province
autonome che nella riunione del 3 agosto scorso hanno chiesto
l'inserimento nel decreto legislativo di una disposizione di
carattere transitorio, in attesa di ulteriori interventi
modificativi del decreto legislativo n. 163 del 2006.
La norma richiesta è del seguente tenore: "Fino alla data di
entrata in vigore del decreto legislativo correttivo ed integrativo
del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, da adottarsi
d'intesa con la Conferenza unificata, si applicano, anche in deroga
all'articolo 4 del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, le
disposizioni normative delle regioni e delle province autonome, in
materia di appalti di lavori, servizi e forniture, concernenti la
stipulazione e l'approvazione dei contratti, il responsabile unico
del procedimento, la pubblicazione dei bandi e le procedure di
affidamento degli appalti".
Lo schema di decreto legislativo in argomento, dopo il vaglio della
Conferenza Stato-regioni, è stato inviato, per il relativo parere,
al Consiglio di Stato, che si è riunito in data 28 settembre 2006.
In sintesi, il parere del Consiglio di Stato è il seguente: "Con
riferimento alla proposta avanzata dalle regioni e dalle province
autonome, il Consiglio di Stato ha ritenuto la stessa, allo stato,
non accoglibile. In ogni caso, si è ritenuto opportuno soprassedere
in merito ad eventuali correzioni sul riparto di competenze
legislative delineate dall'articolo 4 del codice, nelle more delle
decisioni dei ricorsi di legittimità costituzionale proposti dalle
regioni Piemonte, Lazio e Abruzzo".
In merito, poi, alla possibilità che il nuovo regolamento di
attuazione previsto in sostituzione del regolamento n. 554/1999
definisca anche "le modalità per l'esercizio della vigilanza da
parte del Ministero delle Infrastrutture sull'attività degli
Organismi di attestazione", prevista nell'articolo 2 del decreto
legislativo di modifica, il Consiglio di Stato, nel parere indicato
del 28 settembre scorso, ha espresso l'avviso che detta
disposizione debba essere eliminata dallo schema di decreto
legislativo in esame, ritenendo che l'assetto normativo attuale
assegni ogni competenza in materia di controllo sull'attività di
vigilanza sulle SOA solo alle autorità preposte.
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