Il disegno di legge delega, predisposto dal Ministro della
Giustizia Clemente Mastella, non è approdato al Consiglio dei
Ministri di ieri giovedì 23 ed anzi sembra che la bozza continui a
cambiare in quanto, oltre le modifiche introdotte per mettere a
tacere le lamentele giunte dal Ministero dell’Università e della
Ricerca consistenti in un’ampia modifica dell’articolo 5
concernente il coordinamento con la normativa universitaria,
dovrebbe accogliere una richiesta del Comitato unitario delle
professioni (CUP) relativa al fatto che gli ordini sono enti
pubblici non economici.
Ma è di ieri un’altra sorpresa e precisamente quella relativa alla
precisazione che il Ministro Mastella ha fatto partecipando ad un
convegno per rispondere ad un’accusa di Gianfranco Fini in merito
al fatto che il guardiasigilli non aveva fatto alcuna
concertazione.
Mastella, a sorpresa, ritornando su quanto aveva detto alcuni
giorni or sono ha annunciato che
la fase della concertazione non
è finita e che gli ordini professionali possono stare
tranquilliin quanto il disegno di legge di riforma rappresenta
una rivoluzione soft e ha continuato osservando che da parte degli
ordini ci deve essere lo sforzo di adeguarsi al cambiamento,
uscendo dall’ottica del particolare e rassicurati dal fatto che da
parte sua non c’è la volontà di operare un’offensiva contro gli
ordini come in altri campi potrebbe accadere.
Ma gli ordini non sono tranquilli ed, anche se contenti
dell’emendamento accolto dal Ministro sono sempre fortemente
preoccupati per la mancata valutazione delle proposte formulate la
settimana scorsa, principalmente sulla mancato accoglimento delle
richieste:
- di distinguere chiaramente le professioni dall’impresa;
- di mantenere gli albi esistenti;
- di marcare le differenze tra Ordini ed Associazioni;
- di reinserire le tariffe minime per le sole attività
riservate.
Mentre il disegno di legge delega predisposto da Mestella continua
il suo iter che dovrebbe portarlo, successivamente all’approvazione
del Consiglio dei Ministri, alle Camere per la definitiva
approvazione, inizierà la prossima settimana presso le Commissioni
Giustizia e Attività produttive della Camera, l’esame di alcuni
disegni di legge di riforma delle professioni e precisamente delle
quattro le proposte dei deputati Siliquini, Mantini, Vietti e
Taurini; le proposte sono state presentate tra maggio e luglio di
quest’anno e puntano a riorganizzare le attività professionali, gli
ordini e le associazioni, l’accesso alle professioni e le società
tra professionisti.
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