Il vantaggio nell’
utilizzo della tecnologia fotovoltaica
consiste principalmente nel rispetto dell'ambiente che ci
circonda.
Ma quanto costa un impianto fotovoltaico e quali sono i
parametri che bisogna tenere in considerazione per valutarne
l’eventuale implementazione? Un comune cittadino che vuole
diventare autoproduttore di energia fotovoltica, quali costi deve
supportare durante tutto il ciclo di vita dell’impianto?
I parametri necessari per valutare correttamente l’utilizzo
dell’energia pulita sono tre:
- il costo per l'acquisto dell'impianto e per la sua
istallazione;
- il costo per la sua manutenzione;
- l'energia prodotta dall'impianto.
Per quanto concerne il primo parametro, bisogna considerare che
l’
investimento iniziale è di gran lunga la voce di costo più
onerosa. Tale investimento si compone di altre due voci di
costo: l’investimento per l’acquisto dei moduli solari e quello per
l’acquisto degli altri componenti.
In Italia un impianto di piccola taglia (5 kWp) connesso alla rete
ha un costo di circa 6.500 - 7.000 euro al kWp istallato. Tale
costo comprende i materiali necessari all’impianto (moduli,
inverter, strutture di supporto, quadri e cavi), l’istallazione, la
progettazione e i diversi servizi necessari alla messa in esercizio
dell’impianto (autorizzazioni, pratiche per la connessione alla
rete elettrica, direzione lavori e sicurezza).
Naturalmente, questo
costo varia in relazione alla condizioni di
istallazione: è inferiore nel caso di edifici nuovi rispetto ad
edifici obsoleti, può essere maggiore o minore a seconda della
distanza pannelli-inverter e inverter-quadro, ed è funzione
dell’eventuale utilizzo di mezzi accessori, quali impalcature,
ponteggi, gru, etc. Il costo per l’istallazione diminuisce anche in
funzione della potenza istallata, infatti per un impianto tra i 10
e i 50 kWp si aggira intorno ai 6.000 euro a kWp, mentre oltre i 50
kWp si aggira intorno ai 5.500 euro.
C’è da considerare che
impianti isolati possono costare anche il
doppio rispetto a quelli in rete, venendo a costare anche
intorno ai 15.000 - 18.000 euro/kWp.
Infine il costo iniziale può anche dipendere dalle esigenze
dell’utente che può scegliere di montare un pannello fotovoltaico
come elemento estraneo della propria abitazione svincolato dalla
costruzione che lo ospita (edifici “con fotovoltaico”) oppure,
attraverso un progetto che vada oltre la sola funzione di
produzione, puntare a qualcosa che si integri con l'ambiente
circostante (edifici “fotovoltaici”).
I
costi di manutenzione si aggirano intorno all’1%
dell'investimento iniziale all’anno: quindi un impianto di
circa 20.000 euro, costa di manutenzione circa 200 euro/anno. Il
costo di esercizio si limita al canone annuo da pagare alla società
elettrica per l’installazione di un secondo contatore: questo costo
è attualmente fisso a 30 euro/anno.
Per quanto concerne l’energia prodotta dall’impianto può esser
utile fare un esempio: un impianto fotovoltaico da 2,52 kWp ha un
costo di circa 18.000 euro, compresi i costi per l’installazione,
progettazione e fornitura (esclusi i costi per eventuali scavi,
tubazioni, mezzi accessori, contatori.
Supponendo che tale impianto consenta una produzione annua di
energia pari a 3.000 kWh all’anno e ipotizzando che tutta l’energia
possa accedere all’incentivo, il contribuito elargito dal GSE
(Gestore Servizi Elettrici) nei primi 20 anni sarà di 1335 euro
annui (3.000 kWh x 0,445 euro/kwh) a cui si aggiunge il risparmio
in fattura di circa 540 euro annui (3.000 kWh x 0,18 euro/kwh).
Il risparmio annuo sarà, quindi, di circa 1.875 euro, tolte 200
euro annue per la manutenzione il costo totale dell'impianto sarà
ammortizzato in circa 12 anni. Il tutto a beneficio dell’ambiente
che ci circonda.
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