Manuale Sicurezza Lavoro

Vincenzo Nastasi

Manuale Sicurezza Lavoro
Editore: Grafill
ISBN: 88-277-0108-9
Formato: 17 x 24 cm | 362 pagine
Edizione: gennaio 2020 | IV edizione
ORDINARIA
GRATUITA
CORRIERE
5.00 €

Guida completa per le attività di RSPP, ASPP e RLS

La continua innovazione tecnologica, la trasformazione del mondo del lavoro, il recepimento di nuove Direttive UE da un lato e l’avanzamento della ricerca in materia di sicurezza e salute sul lavoro dall’altro, ha reso necessario l’aggiornamento di un testo tecnico-scientifico che si propone di dare un quadro quanto più possibile esaustivo in materia di analisi e gestione dei rischi in ambito lavorativo, sia pubblico che privato.

Il volume si configura come un manuale di formazione ed informazione per tutte le figure coinvolte nel nuovo sistema prevenzionale ed è così strutturato:

  • Parte I (Introduzione al nuovo testo unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori);
  • Parte II (Nuovo approccio prevenzionale. Valutazione dei rischi. Rischi inerenti la salute e la sicurezza);
  • Parte III (Sicurezza nei cantieri);
  • Parte IV (Rischi trasversali).

Il testo fornisce, nel rispetto del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza dei Lavoratori (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.ii.), indicazioni di carattere normativo, tecnico e gestionale, per i soggetti coinvolti, quali: datori di lavoro, dirigenti, preposti, responsabili e addetti del servizio di prevenzione e protezione (RSPP e ASPP), rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), tecnici, consulenti, progettisti ed operatori della sicurezza in genere. Approfondisce, inoltre, gli strumenti normativi e tecnici rivolti ai vari soggetti del sistema prevenzionale.

Questa nuova edizione è stata aggiornata, tra l’altro, con alcune indicazioni essenziali per una corretta gestione della sicurezza relativamente a: telelavoro, smart working (lavoro agile), attività del personale della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco, ciclofattorini rider, Industria 4.0 e robot, cobot ed esoscheletri.

WebApp inclusa

La WebApp con aggiornamento automatico è parte integrante della presente pubblicazione e consente di accedere alle seguenti utilità in materia di sicurezza e salute sul lavoro:

  • Normativa di riferimento in materia di sicurezza e salute sul lavoro
  • Schemi di modelli per la gestione della sicurezza
  • Approfondimenti e utilità
    • Principali termini e definizioni presenti nel D.Lgs. n. 81/2008
    • Problematiche relative ai nuovi rischi emergenti
    • FAQ (risposte alle domande più frequenti)
    • Test base / Test avanzato (verifiche sulla conoscenza dell’argomento)

REQUISITI HARDWARE E SOFTWARE

Qualsiasi dispositivo con MS Windows, Mac OS X, Linux, iOS o Android; accesso ad internet e browser web con Javascript attivo; lettore di file PDF.

AUTORE

Vincenzo Nastasi, ingegnere. È stato Ricercatore/Tecnologo dell’ISPESL ed attualmente è Tecnologo dell’INAIL – Settore Ricerca Certificazione e Verifica, per il quale si occupa della verifica di attrezzature e di impianti nelle varie realtà produttive; inoltre è docente in corsi di formazione sulla prevenzione e protezione dai rischi.

INDICE

PREFAZIONE

PARTE I – Introduzione al nuovo Testo Unico sulla Salute e Sicurezza

IL D.LGS. N. 81/2008 IN SINTESI
1.1.
Generalità
1.2. Titoli e allegati del Testo Unico sulla Sicurezza e Salute
1.3. Campi di applicazione
1.4. Principali obblighi del datore di lavoro
1.5. Obblighi delle imprese familiari e dei lavoratori autonomi
1.6. Principali figure che intervengono nella sicurezza e salute nei luoghi di lavoro
1.7. Il nuovo documento di valutazione dei rischi
1.8. Formazione, informazione e libretto formativo del cittadino

CAPACITÀ E REQUISITI PROFESSIONALI DEGLI RSPP/ASPP
2.1.
Premessa
2.2. Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)
2.3. Capacità e requisiti professionali degli ASPP e dei RSPP interni ed esterni
2.4. Sintesi del percorso formativo per RSPP e ASPP
2.5. Interventi vari relativi alla formazione e previsti dal nuovo Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016
2.6. Compiti del servizio di prevenzione e protezione
2.7. Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi
2.8. Riunione periodica

PARTE II – NUOVO APPROCCIO PREVENZIONALE. VALUTAZIONE DEI RISCHI. RISCHI INERENTI LA SALUTE E LA SICUREZZA

IL NUOVO APPROCCIO ALLA PREVENZIONE INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI
3.1.
Caratteristiche e filosofia del D.Lgs. n. 81/2008
3.2. Il sistema legislativo sulla sicurezza e salute dei lavoratori
3.3. Lavoro minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici, garanzia di sicurezza per i lavoratori handicappati
3.3.1. Lavoro minorile
3.3.2. Lavorazioni alle quali non possono essere adibiti gli adolescenti
3.3.3. Lavoro notturno
3.3.4. Lavoratrici madri
3.3.5. Lavorazioni alle quali non possono essere adibite le lavoratrici madri
3.3.6. Lavoro notturno delle donne
3.3.7. Lavoro notturno degli apprendisti
3.3.8. Garanzie di sicurezza per i lavoratori handicappati
3.3.9. Lavoratori atipici. Nuove forme di lavoro previste dalla Legge Biagi
3.3.10. Sicurezza e salute dei lavoratori atipici
3.3.11. Garanzie di sicurezza sul lavoro per i lavoratori atipici
3.3.12. Potere di vigilanza e potere disciplinare nei riguardi dei lavoratori atipici
3.4. Norme tecniche, Buone prassi e Linee guida alla luce del D.Lgs. n. 81/2008
3.5. Infortunio in itinere e danno biologico
3.6. Comunicazione di infortunio e Denuncia di infortunio. Soppressione del Registro di infortuni
3.7. Danni da lavoro: infortuni e malattie professionali

I SOGGETTI DEL NUOVO SISTEMA PREVENZIONALE
4.1.
Generalità
4.2. Datore di lavoro nel settore privato e nel settore pubblico
4.2.1. Datore di lavoro pubblico. Enti Locali
4.3. Dirigente, Preposto
4.4. Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto: delega di funzioni
4.4.1. Delega di funzioni
4.5. Lavoratore
4.6. RSPP e ASPP
4.7. Medico competente e sorveglianza sanitaria
4.8. Imprese familiari, lavoratori autonomi, coltivatori diretti, artigiani e piccoli commercianti, volontari
4.9. Progettisti, fabbricanti, fornitori e installatori
4.10. Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza
4.11. Sistema sanzionatorio. Sospensione dell’attività. Obblighi e sanzioni. Principio di specificità. Organi di vigilanza. Responsabilità giuridica delle imprese
4.11.1. Sistema sanzionatorio
4.11.2. Sospensione dell’attività. Responsabilità giuridica delle imprese
4.11.3. Obblighi e sanzioni ai sensi del Titolo I del D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii.
4.11.4. Principio di specificità
4.11.5. Organi di vigilanza
4.12. Sistema Istituzionale in materia di salute e sicurezza lavoro
4.13. Organi di informazione, assistenza, consulenza, formazione e promozione. Interpello
4.14. Contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. DUVRI e incaricato a sovrintendere la cooperazione e il coordinamento tra imprese (articolo 26, D.Lgs. n. 81/2008)
4.15. Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi
4.16. Attribuzioni e compiti dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI. DIVERSITÀ DELLA FORZA LAVORO
5.1.
Diversità della forza lavoro. Fattori di rischio e Livello di rischio
5.2. Informazioni sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei rischi
5.3. Metodo ad indice per la valutazione dei rischi
5.4. Principali fattori di rischio
5.5. Gruppi a rischio accresciuto: gestione della vulnerabilità
5.6. Rischio incerto: metodi cautelativi
5.7. Quasi incidenti
5.8. Correlazione tra rischio ed emergenza
5.9. Modalità di valutazione dei rischi: procedure standardizzate
5.10. Salute e sicurezza nel telelavoro e nel smart working (lavoro agile)
5.10.1. Telelavoro
5.10.2. Smart working (lavoro agile)
5.11. Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro per le articolazioni centrali e periferiche della Polizia di Stato e delle strutture del Ministero dell’interno nonché del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Protezione civile e del Corpo Nazionale dei VV.F.
5.12. Sicurezza sul lavoro e fattorini rider
5.13. Fattori di rischio nell’Industria 4.0. Robot, cobot e esoscheletri

REQUISITI DI SICUREZZA E SALUTE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
6.1.
Generalità
6.2. Stabilità e solidità
6.3. Altezza, cubatura e superficie
6.4. Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali, scale e marciapiedi mobili, banchine e rampe di carico
6.5. Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi
6.6. Vie e uscite di emergenza
6.7. Porte e portoni
6.8. Scale
6.9. Posti di lavoro e di passaggio e luoghi di lavoro esterni
6.10. Microclima
6.11. Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro
6.12. Locali di riposo e refezione
6.13. Spogliatoi e armadi per il vestiario
6.14. Servizi igienico assistenziali
6.15. Locali sotterranei o semisotterranei
6.16. Lavori in ambienti sospetti di inquinamento
6.17. Notifiche all’organo di vigilanza competente per territorio
6.18. Presenza nei luoghi di lavoro delle sostanze nocive e delle polveri
6.18.1. Difesa dalle sostanze nocive
6.18.2. Difesa dalle polveri
6.19. Vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, recipienti, silos – attività in ambienti confinati – D.P.R. n. 177/2011
6.20. Sicurezza lavoro nei Condomini

GESTIONE DELLE EMERGENZE. PREVENZIONE INCENDI E PRIMO SOCCORSO
7.1.
Generalità
7.2. Primo soccorso
7.3. Prevenzione incendi
7.4. Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro con presenza di disabili

LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE
8.1.
Generalità sull’esplosione e sulle atmosfere esplosive
8.2. Direttive ATEX. Obblighi del Fabbricante e del Datore di Lavoro
8.2.1. Direttiva ATEX Prodotto. Obblighi del fabbricante
8.2.2. Direttiva ATEX Sociale. Obblighi del datore di lavoro
8.3. Documento sulla protezione contro le esplosioni
8.4. Termini per l’adeguamento
8.5. Verifiche
8.6. Ripartizione delle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive
8.7. Prescrizioni minime contro le atmosfere esplosive
8.8. Criteri per la scelta degli apparecchi e dei sistemi di protezione
8.9. Segnaletica
8.10. Luoghi di lavoro con pericolo di esplosione
8.11. Informazione e formazione dei lavoratori

SICUREZZA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI A SERVIZIO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

9.1. Generalità

9.2. Campo di applicazione del D.M. n. 37/2008

9.3. Termini e definizioni

9.4. Progettazione degli impianti

9.5. Realizzazione ed installazione degli impianti. Cartello informativo

9.6. Dichiarazione di conformità, dichiarazione di rispondenza

9.7. Obblighi del committente o del proprietario: manutenzione e certificato di agibilità

9.8. Imprese abilitate

9.9. Messa in esercizio (D.P.R. n. 462/2001): impianti elettrici, impianti di terra, impianti contro le scariche atmosferiche

9.9.1. Prima dell’entrata in vigore del D.P.R. n. 462/2001 – fino al 22 gennaio 2002
9.9.2. Dopo l’entrata in vigore del D.P.R. n. 462/2001 – dal 23 gennaio 2002

LOCALI PER FUMATORI
10.1.
Norme sul divieto di fumo
10.2. Caratteristiche dei locali
10.3. Caratteristiche degli impianti
10.4. Sigarette elettroniche nei luoghi di lavoro

UTILIZZO IN SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO. RISCHIO LEGATO ALLA GUIDA DI UN AUTOVEICOLO AZIENDALE
11.1.
Generalità
11.2. Requisiti di sicurezza
11.3. Obblighi del datore di lavoro
11.4. Obblighi dei noleggiatori e dei concedenti in uso
11.5. Informazione, formazione e addestramento
11.6. Abilitazione alla conduzione dei generatori di vapore
11.7. Rischi legati alla guida di autoveicoli aziendali: informazione e formazione

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
12.1.
Progettazione e costruzione dei DPI. Categorie di rischio e valutazione di conformità
12.2. Generalità sull’uso dei DPI
12.3. Requisiti dei DPI e obblighi del datore di lavoro
12.4. Obblighi dei lavoratori
12.5. Criteri per l’individuazione e l’uso

SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
13.1.
Generalità
13.2. Obblighi del datore di lavoro
13.3. Prescrizioni generali per i cartelli
13.4. Prescrizioni per la comunicazione verbale e per i segnali gestuali
13.5. La nuova segnaletica di sicurezza. Norma UNI EN ISO 7010:2012

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI. MOVIMENTI RIPETITIVI
14.1.
Generalità
14.2. Obblighi del datore di lavoro
14.3. Informazione, formazione e addestramento
14.4. Valutazione del rischio. Metodo Niosh, metodo Snook-Ciriello, metodo OCRA
14.5. Movimenti ripetitivi

ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI
15.1.
Generalità
15.2. Obblighi del datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti
15.3. Svolgimento quotidiano del lavoro
15.4. Sorveglianza sanitaria
15.5. Informazione e formazione
15.6. Requisiti minimi

AGENTI FISICI NEI LUOGHI DI LAVORO
16.1.
Generalità
16.2. Valutazione dei rischi
16.3. Disposizioni miranti ad eliminare o ridurre i rischi
16.4. Informazione e formazione dei lavoratori
16.5. Sorveglianza sanitaria. Cartella sanitaria e di rischio
16.6. Rumore
16.6.1. Generalità
16.6.2. Valori limite di esposizione e valori di azione
16.6.3. Valutazione del rischio
16.6.4. Valutazione di attività a livello di esposizione molto variabile
16.6.5.  Misure di prevenzione e protezione
16.6.6. Uso dei dispositivi di protezione individuali
16.6.7. Misure per la limitazione dell’esposizione
16.6.8. Informazione e formazione dei lavoratori
16.6.9. Sorveglianza sanitaria
16.6.10. Deroghe
16.6.11. Linee Guida per i settori della musica, delle attività ricreative e dei call center
16.7. Vibrazioni
16.7.1. Generalità
16.7.2. Valori limite di esposizione e valori d’azione
16.7.3. Valutazione dei rischi
16.7.4. Misure di prevenzione e protezione
16.7.5. Sorveglianza sanitaria
16.7.6. Deroghe
16.8. Campi elettromagnetici (CEM) nei luoghi di lavoro
16.8.1. Generalità
16.8.2. Valori limiti di Esposizione e Valori di Azioni
16.8.3. Valutazione dei rischi e identificazione dell’esposizione
16.9. Radiazioni ottiche artificiali «ROA» (non coerenti e coerenti-laser)
16.9.1. Generalità
16.9.2. Valori limite di esposizione
16.9.3. Identificazione dell’esposizione e valutazione dei rischi
16.9.4. Disposizioni miranti ad eliminare o a ridurre i rischi
16.9.5. Sorveglianza sanitaria. Principali rischi per gli occhi e la pelle
16.9.6. Sorgenti ROA non coerenti e ROA coerenti (LASER)
16.10. Radiazioni ottiche naturali. Lavoratori outdoor

SOSTANZE PERICOLOSE: AGENTI CHIMICI, AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI, AMIANTO
17.1.
Agenti chimici. Regolamento CE n. 1272/2008 (CLP). Regolamento CE n. 1907/2006 (REACH). Scheda dati di sicurezza (SDS)
17.1.1. Generalità
17.1.2. Metodi e strumenti per riconoscere i pericoli. Regolamento CE n. 1272/2008 (CLP). Regolamento CE n. 1907/2006 (REACH). Scheda dati di Sicurezza (SDS)
17.1.3. Valutazione dei rischi
17.1.4. Misure e principi generali per la prevenzione dei rischi
17.1.5. Misure specifiche di protezione e di prevenzione
17.1.6. Disposizioni in caso di incidenti o di emergenze
17.1.7. Informazione e formazione per i lavoratori
17.1.8. Divieti
17.1.9. Sorveglianza sanitaria, Cartelle sanitarie e di rischio
17.1.10. Corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi
17.1.11. Indicazioni di pericolo e consigli di prudenza in conformità al Regolamento CLP
17.2. Agenti chimici cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione
17.2.1. Generalità
17.2.2. Agenti chimici cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione. Confronto tra vecchia e nuova classificazione
17.2.3. Sostituzione e riduzione
17.2.4. Valutazione del rischio
17.2.5. Misure tecniche, organizzative, procedurali
17.2.6. Misure tecniche
17.2.7. Informazione e formazione
17.2.8. Esposizione non prevedibile
17.2.9. Operazioni lavorative particolari
17.2.10. Accertamenti sanitari e norme preventive e protettive specifiche
17.2.11. Registro di esposizione e cartelle sanitarie
17.2.12. Registrazione dei tumori
17.3. Amianto
17.3.1. Generalità
17.3.2. Individuazione della presenza di amianto. Valutazione del rischio
17.3.3. Notifica
17.3.4. Misure di prevenzione e protezione
17.3.5. Misure igieniche
17.3.6. Controllo dell’esposizione
17.3.7. Valore limite
17.3.8. Operazioni lavorative particolari
17.3.9. Lavori di demolizione o rimozione dell’amianto
17.3.10. Informazione e formazione dei lavoratori
17.3.11. Sorveglianza sanitaria, Registro di esposizione, Cartelle Sanitarie e di rischio
17.4. Criteri e strumenti per la valutazione del rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e ss.mm.ii. – Commissione consultiva del 28 novembre 2012

AGENTI BIOLOGICI. PROTEZIONE DALLE FERITE DA TAGLIO E DA PUNTA NEL SETTORE OSPEDALIERO E SANITARIO
18.1.
Agenti biologici
18.1.1. Generalità
18.1.2. Comunicazione, autorizzazione
18.1.3. Modalità di trasmissione delle infezioni occupazionali
18.1.4. Valutazione del rischio. Uso non deliberato degli agenti biologici
18.1.5. Misure tecniche, organizzative, procedurali
18.1.6. Misure igieniche
18.1.7. Misure specifiche per strutture sanitarie e veterinarie
18.1.9. Misure specifiche per i processi industriali. Misure di emergenza
18.1.10. Informazioni e formazione dei lavoratori
18.1.11. Sorveglianza Sanitaria. Prevenzione e controllo
18.1.12. Registri degli esposti e degli eventi accidentali
18.1.13. Registro dei casi di malattia e di decesso
18.1.14. Agenti biologici e principali patologi
18.2. Protezione dalle ferite da taglio e da punta nel settore ospedaliero e sanitario
18.2.1. Campo di applicazione
18.2.2. Misure generali di tutela
18.2.3. Valutazione dei rischi. Misure di prevenzione specifiche. Sanzioni

RADIAZIONI IONIZZANTI
19.1.
Generalità
19.2. Radioattività – radiazioni α, β, λ
19.3. Decadimento radioattivo – Tempo di dimezzamento
19.4. La radioattività nell’aria: il Radon
19.5. Rischi per la salute
19.6. Grandezze e unità di misura
19.7. Radioprotezione – D.Lgs. n. 230/1995 e ss.mm.ii.
19.8. Rischio Radon in locali sotterranei

PARTE III – SICUREZZA NEI CANTIERI

SICUREZZA NEI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI PUBBLICI E PRIVATI
20.1.
Campo di applicazione, Definizioni
20.2. Obblighi del committente o del responsabile dei lavori
20.3. Primo livello di applicazione del Titolo IV del D.Lgs. n. 81/2008
20.4. Secondo livello di applicazione del Titolo IV del D.Lgs. n. 81/2008
20.5. Coordinatore per la progettazione e per l’esecuzione
20.6. Responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori
20.7. Misure generali di tutela. Impresa Affidataria
20.8. Requisiti professionali dei coordinatori
20.9. Notifica preliminare
20.10. Piano di sicurezza e di coordinamento (PSC)
20.11. Fascicolo con le caratteristiche dell’opera
20.12. Consultazione dei rappresentanti per la sicurezza. Modalità attuative di particolari obblighi
20.13. Documentazione minima per imprese operanti in cantiere
20.14. Modelli semplificati del POS, PSC, FO, PSS

PARTE IV – RISCHI TRASVERSALI

ORGANIZZAZIONI E SISTEMI DI GESTIONE
21.1.
Generalità
21.2. Sistemi di gestione
21.3. Sistemi di Gestione Sicurezza Lavoro, D.Lgs. n. 81/2008 e D.Lgs. n. 231/2001

SISTEMA DELLE RELAZIONI E DELLE COMUNICAZIONI. Autodiagnosi e tipologie comportamentali, empatia, il conflitto e la negoziazione, stile assertivo
22.1.
Generalità
22.2. Consultazione (RLS, RLST, RLSP)
22.3. Partecipazione
22.4. Comunicazione
22.5. Sistema delle relazioni sindacali
22.6. Autodiagnosi e tipologie di comportamento. Stile assertivo. Empatia e ascolto
22.7. Il conflitto e la negoziazione

RISCHI DI NATURA PSICOSOCIALE. Gestione del rischio violenze
23.1.
Diffusione dei rischi psicosociali nei luoghi di lavoro. Analisi degli eventi sentinella
23.2. Stress
23.3. Stress e lavoro
23.4. Prevenzione dello stress in ambiente di lavoro
23.5. Stress e mobbing
23.6. Stress e sindrome del burn-out
23.7. Stress e Sindrome corridoio
23.8. Valutazione dei rischi psicosociali
23.9. Gestione del rischio violenze nei luoghi di lavoro. Meccanismi e interventi di prevenzione

RISCHI DI NATURA ERGONOMICA
24.1.
Generalità
24.2. Vantaggi di una progettazione ergonomica
24.3. Ergonomia e D.Lgs. n. 81/2008
24.4. Ergonomia e Direttiva macchine
24.5. Sistema uomo-lavoro
24.6. Antropometria
24.7. Fisiologia
24.8. Ergonomia fisica, cognitiva e organizzativa

RUOLO DELL’INFORMAZIONE E DELLA FORMAZIONE
25.1.
Generalità
25.2. Efficacia dell’informazione e della formazione
25.3. Effettività dell’informazione e della formazione
25.4. Cultura della sicurezza
25.5. Elementi di progettazione didattica e della teoria dell’apprendimento
25.5.1. Rilevazione dei bisogni
25.5.2. Progettazione
25.5.3. Attuazione
25.5.4. Valutazione dei risultati
25.6. Contenuti minimi della formazione dei lavoratori, dei rappresentanti per la sicurezza e dei datori di lavoro che possono svolgere direttamente i compiti propri del RSPP – Accordi Stato-Regioni
25.7. Principali metodologie didattiche: lezione, lavoro di gruppo, esercitazioni, role planying, brain storming, mappa concettuale, audiovisivi
25.8. Strumenti di produzione dati. Osservazione, intervista, questionario

SICUREZZA COMPORTAMENTALE (BEHAVIOR BASED SAFETY): INTEGRAZIONE TRA B-BS E SGSL
26.1.
Importanza del fattore umano
26.2. Metodi a-scientifici sui comportamenti insicuri
26.3. Metodi Scientifici sulla sicurezza comportamentale
26.4. Protocollo B-BS
26.5. B-BS e sistemi di gestione della sicurezza lavoro (SGSL)

CONTENUTI E ATTIVAZIONE DELLA WEBAPP
27.1.
Contenuti della WebApp
27.2. Requisiti hardware e software
27.3. Attivazione della WebApp
27.4. Assistenza tecnica (TicketSystem)