PRODOTTI E PROCESSI COSTRUTTIVI IN EDILIZIA

Hanno raggiunto la fase di inchiesta pubblica due parti di progetto di norma che riguardano la codificazione dei prodotti e dei processi nelle attività di co...

30/05/2006
Hanno raggiunto la fase di inchiesta pubblica due parti di progetto di norma che riguardano la codificazione dei prodotti e dei processi nelle attività di costruzione, elaborati dal Gruppo di lavoro "Codificazione dei prodotti e dei processi costruttivi in edilizia" della commissione "Processo edilizio".
Non esiste attività né ISO né CEN sull'argomento. Questi progetti di norma sono particolarmente importanti in quanto un sistema di codificazione univoco permetterà la trasmissione delle informazioni e la loro corretta interpretazione (sia nel senso della completezza sia nel senso della qualità) tra i differenti soggetti che agiscono all'interno del processo di costruzione.
La filiera delle costruzioni, attualmente, si caratterizza per la presenza di una pluralità ampia di linguaggi, criteri, metodi, usanze e regole, legate sia a fattori localizzativi (per città, province, regioni, ecc.) sia a fattori di ruolo (per progettisti, imprese, committenti, ecc.): particolare condizione, questa, che rende tale scambio d’informazioni alquanto incerto e frammentario.

È stato individuato, quindi, come fattore di particolare criticità il processo di comunicazione delle informazioni tra i diversi soggetti in essa interagenti.

Identificare in modo univoco un elemento o una prestazione, misurarla e valorizzarla secondo criteri condivisi, in senso più ampio, sono necessità che richiedono una normalizzazione di natura tecnica.
L’incertezza non solo può comportare imprecisione, già di per sé costosa - se non altro a cascata in termini di mancata soddisfazione dell’utenza finale - ma soprattutto comporta, a monte, un notevole aggravio di costi industriali: in primo luogo, legati allo smisurato spreco della risorsa tempo, per ritradurre e riverificare informazioni in realtà spesso già note e in possesso delle aziende e, in secondo luogo, legati alla copertura del rischio, per limitare lo smisurato margine d’imprevisto.
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