IMPIANTI DI RISCALDAMENTO AD ACQUA CALDA

Davanti a un pubblico di progettisti, installatori, manutentori, produttori di componenti e apparecchi, autorità di controllo è stata presentata in anteprima...

19/07/2006
Davanti a un pubblico di progettisti, installatori, manutentori, produttori di componenti e apparecchi, autorità di controllo è stata presentata in anteprima la norma UNI 10412-1:2006 "Impianti di riscaldamento ad acqua calda. Requisiti di sicurezza. Requisiti specifici per impianti con generatori di calore alimentati da combustibili liquidi, gassosi, solidi polverizzati o con generatori di calore elettrici" che sarà pubblicata all'inizio del prossimo mese di settembre.
Si tratta della prima "anteprima" dedicata ad una norma elaborata da un Ente Federato - il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) - ed ha una particolare rilevanza poiché si colloca in un settore denso di legami tra normazione tecnica e legislazione (legge 46/90, marcatura CE dei prodotti, decreti ministeriali e Raccolte ISPESL...) e quindi vi è maggiore bisogno di informazione e formazione degli operatori.
Dopo un'introduzione del Direttore Generale UNI, Alessandro Santoro, e un'inquadramento generale dell'attività normativa nel settore dell'impiantistica illustrato dal Funzionario Tecnico UNI Cristiano Fiameni, gli esperti CTI (Julio Calzoni, Augusto Colle e Armando Orsi) hanno presentato le aree di attività CTI con particolare attenzione all'area del riscaldamento e della misurazione/controllo/regolazione evidenziando le differenze e le peculiarità delle norme di prodotto e delle norme di sistema (tra le quali ricade la UNI 10412-1 che - appunto - si riferisce al "sistema impianto").

La UNI 10412-1:2006 sostituirà - a partire da settembre - la precedente edizione del 1994, tenendo conto dell'evoluzione tecnologica e ampliandone il campo di applicazione (ad esempio anche a potenze inferiori a 35 Kw, al teleriscaldamento, alla cogenerazione, ai combustibili solidi non polverizzati). Tra le principali novità vi sono numerose nuove definizioni e alcuni capitoli (ad esempio: il circuito idraulico, i generatori in batteria/modulari...). Per quanto riguarda il rapporto tra la futura UNI 10412-1 e la Raccolta R dell'ISPESL, è stato anticipato che è stata elaborata una nuova versione di tale Raccolta del tutto coerente (per quanto riguarda le parti di competenza comune) con la norma UNI, ma che attualmente è ben più lontana dalla pubblicazione e quindi resta tuttora in vigore la Raccolta del 1980 e parte del D.M. 1/12/1975, sebbene sia in corso una sensibilizzazione degli uffici periferici affinché si tenga conto delle evoluzioni tecnico/normative intervenute nel frattempo.

L'incontro si è chiuso dopo un serrato dibattito che ha permesso di approfondire numerosi punti della norma e della sua applicazione. Per un quadro più dettagliato dei contenuti dell'incontro, l'UNI mette a disposizione on-line, nella pagina degli eventi riservati ai soci, i documenti in formato PDF presentati nel corso della anteprima.

Per informazion:
UNI, Comparto Costruzioni
e-mail: costruzioni@uni.com
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