LIBERALIZZAZIONE DELLE TARIFFE PROFESSIONALI

Nella seduta n. 5 di venerdì scorso 30 giugno, il Consiglio dei ministri ha approvato una manovra da 11,2 miliardi con la quale, come ha detto il Presidente ...

03/07/2006
Nella seduta n. 5 di venerdì scorso 30 giugno, il Consiglio dei ministri ha approvato una manovra da 11,2 miliardi con la quale, come ha detto il Presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi "i servizi professionali subiscono una vera e propria rivoluzione".
La manovra-bis sarà presentata oggi per la firma del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per essere, poi, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il decreto legge contenente la manovra bis, varato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, oltre alle misure per il contenimento dei deficit, contiene anche il "pacchetto" liberalizzazioni messo a punto dal ministro per lo Sviluppo Economico, Pierluigi Bersani.

Come ha detto il Presidente del Consiglio, si tratta di una vera e propria rivoluzione se si pensa che con i provvedimenti presi dal Governo:
  1. per i servizi professionali arrivano parcelle "negoziabili" tra le parti e legate al risultato della prestazione precisando che con una norma del decreto legge si abrogano le disposizioni normative e regolamentari che prevedono la fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime e il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti;

  2. i liberi professionisti possono far conoscere agli utenti i servizi offerti attraverso la pubblicità. ora anche sulle riviste informative di pubblica utilità si può "selezionare" il professionista più adatto e conveniente alle proprie esigenze con la precisazione che con una norma del decreto legge si abroga il divieto, anche parziale, di pubblicizzare i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto e il prezzo delle prestazioni;

  3. l'utente potrà rivolgersi a società multidisciplinari (formate da architetti, avvocati, notai, commercialisti ecc...) precisando che con una norma del decreto legge si abroga il divieto di fornire all'utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilità.

Il Ministro Bersani, nell'annunciare i provvedimenti ha precisato, anche gli effetti degli stessi che possono così essere riassunti:
  • con le parcelle negoziabili si avrà una "Riduzione delle parcelle con una maggiore efficienza nelle prestazioni offerte";
  • con la pubblicità professionale "l'utente avrà maggiori informazioni a sua disposizione e quindi più possibilità di comparazione e di scelta ed il consumatore avrà, anche, più capacità contrattuale";
  • con le società multidisciplinari "si apre la possibilità di creare studi italiani più competitivi a livello internazionale ed aumenta l’offerta dei servizi integrati a beneficio dell’utente."
Concludendo, non appena il decreto-legge sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale spariranno i divieti di associazionismo professionale, di pubblicità professionale e di tariffario minimo: da domani un architetto, un ingegnere,ecc. potrà praticare il prezzo minimo che ritiene più opportuno (con conseguente diminuzione del prezzo medio della prestazione), farsi pubblicità come un commerciante e magari formare un’associazione con un avvocato e un commercialista per fornire un servizio integrato, fermo restando che non potrà far parte che di una sola associazione.


A cura di Paolo Oreto
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