ULTERIORE PROROGA E CIRCOLARI

Il Ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, con un decreto del 31 luglio scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 17 agosto 2006, h...

21/08/2006
Il Ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, con un decreto del 31 luglio scorso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 190 del 17 agosto 2006, ha, ulteriormente, prorogato al 15 settembre prossimo la scadenza dei bandi per l'accesso alle agevolazioni alle attività produttive nelle aree sottoutilizzate di cui alla legge n. 488/92, che inizialmente era stata fissata dal precedente decreto di proroga al 31 agosto 2006.
La nuova scadenza, ovviamente, riguarda tutti i bandi del 2006, cioè quelli dei settori "industria", "turismo" e "commercio" e il bando riservato alle "imprese artigiane".
Con il decreto che proroga la scadenza al 15 settembre viene però confermato per le banche concessionarie l’obbligatorietà di ultimare l’istruttoria sulle istanze entro il prossimo 29 novembre.

Oltre al decreto di proroga nella stessa, Gazzetta Ufficiale sono state pubblicate due circolari e precisamente:
  • la circolare 1 agosto 2006, n. 7940 recante “Agevolazioni previste dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488. Modifiche ed integrazioni alla circolare n. 946068 del 7 aprile 2006 (impreseartigiane).”;
  • la circolare 1 agosto 2006, n. 7942 recante “Agevolazioni previste dalla legge 19 dicembre 1992, n. 488. Modifiche ed integrazioni alla circolare n. 980902 del 23 marzo 2006.
Le due circolari fissano nuove regole sia per le imprese industriali che per quelle artigiane; le più importanti si riferiscono:
  • alla classificazione dell’impresa richiedente e le imprese devono fornire una dichiarazione attestante la dimensione aziendale tenendo conto della nuova classificazione prevista dal decreto 18 aprile 2005 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 ottobre 2005;
  • al divieto di presentare nuove domande in caso di progetti in corso con uno stop che vige fino a quando non è presentata la documentazione finale di spesa del progetto;
  • alla rinuncia dell’agevolazione a fondo perduto che viene trasformata, per le imprese che adottano tale politica, nella richiesta di un contributo convenzionale pari all’1% del contributo massimo.
In ultimo deve essere segnalato una diversa procedura per le imprese che non chiedono l’agevolazione a fondo perduto ed, infatti, per le stesse il sopralluogo per l’accertamento dell’effettiva realizzazione dell’investimento sarà unico e sarà effettuato soltanto con l’ultimo stato d’avanzamento dei lavori in caso di progetto eseguito in 24 mesi mentre nel caso di programmi di investimento più lunghi viene previsto un ulteriore sopralluogo durante il corso dei lavori.


A cura di Paolo Oreto
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