BANCA DATI SULLA FORMAZIONE

Formedil, l’ente bilaterale nazionale per la formazione professionale in edilizia gestito dall’Associazione dei costruttori edili (Ance), e i sindacati Filc...

06/12/2006
Formedil, l’ente bilaterale nazionale per la formazione professionale in edilizia gestito dall’Associazione dei costruttori edili (Ance), e i sindacati Filca Cisl, Feneal Uil e Fillea Cgil, sfruttando la rete delle 100 scuole edili presenti sul territorio italiano, ha messo a punto e sperimentato per sette mesi, da dicembre 2005 a giugno 2006, un progetto cui hanno aderito 932 imprese, in 13 regioni, presso 40 scuole edili e 43 sedi operative su 2.631 lavoratori, nell’ambito del programma “Sicurezza ed interculturalità” con Fondimpresa.

Il progetto riguarda la realizzazione di una banca dati sulla formazione che non solo faccia conoscere in tempo reale e con certezza che tipo di corsi ha frequentato e quali competenze ha acquisito il lavoratore, ma che consenta alle scuole edili di svolgere il ruolo di “agenzia interinale” per le imprese che a loro si rivolgono.

Rossella Martino, condirettrice del Formedil spiega che “Si tratta di uno strumento per rendere trasparente il processo formativo di tutti coloro che abbiano frequentato le scuole edili. Grazie a questo sistema, ogni scuola edile aderente al circuito può avere immediatamente un quadro d’insieme delle capacità del lavoratore, ovunque questi sia stato inserito”.
In pratica ogni scuola metterà in rete tutti i suoi corsi, gli allievi che li hanno frequentati, e gli attestati rilasciati.”L’attestazione della competenza - chiarisce Martino - funzionerà un pò come un passaporto della formazione”.

Allo studio di Formedil anche un “repertorio delle competenze”, che potrebbe essere definito un sistema di identificazione delle competenze acquisite dal lavoratore all’interno della rete paritetica delle scuole edili.
“Il nostro scopo – precisa la Martino - è quello di far sì che il lavoratore, costretto a spostarsi sul territorio, veda riconosciuta la sua professionalità. Il repertorio è diviso per aree e utilizza la ripartizione tra competenze elementari, intermedie e superiori a seconda della loro consequenzialità temporale di apprendimento”.
La Martino precisa altresì che “Finora abbiamo identificato e descritto 120 competenze ma andremo avanti nel lavoro di arricchimento del repertorio”.

A cura di Paolo Oreto
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