CUFFARO PUNTA ALLA REALIZZAZIONE

Il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, dopo il no del governo nazionale ha dichiarato che intende comunque proseguire con il progetto di real...

29/01/2007
Il presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro, dopo il no del governo nazionale ha dichiarato che intende comunque proseguire con il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina utilizzando le risorse regionali ed ha avviato un sondaggio sul sito internet della Regione siciliana per capire cosa pensa l’opinione pubblica della fattibilità del progetto secondo questi termini.

Il sondaggio on line è stato presentato nel corso della conferenza stampa di fine anno e da subito si sono riscontrate numerose adesioni.
La Regione siciliana punta comunque alla realizzazione e per dare maggiore forza al progetto ha fatto redigere da alcuni funzionari regionali uno studio sulla redditività finanziaria dell’opera.

Secondo le stime sui dati del traffico posticipati al 2032 (anno preso come riferimento per lo studio), transiterebbero sul Ponte da 10.500 a 18.500 veicoli all’anno garantendo delle entrate per pedaggi pari a 168mila euro al giorno, 61,320 milioni all’anno.
Il fabbisogno finanziario complessivo per la costruzione del Ponte sullo Stretto è di 6 miliardi, tenuto conto dell’inflazione e degli oneri finanziari nel periodo di costruzione “il Ponte ed i relativi 40 km di raccordi stradali e ferroviari sulla base del progetto preliminare approvato dal Cipe nel 2003, costa 4,6 miliardi a valore 2002. Di questo importo le attività del Contraente generale messe a gara vale 4,4 miliardi. Per effetto del ribasso il valore si è ridotto di circa il 12% a 3,9 miliardi.
La copertura del fabbisogno complessivo è assicurata per il 40% mediante l’apporto di nuovo capitale sociale pari a 2,5 e per il restante 60%, pari a 3,5 miliardi, tramite finanziamenti da reperire sui mercati internazionali dei capitali secondo lo schema tipico del project finance.
La remunerazione ed il rimborso dei finanziamenti saranno garantiti dai flussi si cassa generati dal progetto nel periodo di esercizio”.

E la Regione siciliana punta proprio a questo: aumento di capitale (acquistando il 68,8% delle quote della società Stretto di Messina di Fintecna) e reperimento di nuove risorse.
Ad ogni modo, andando in porto il progetto, l’incasso annuo calcolato, anche a valori costanti, consentirebbe di ripagare i costi dell’opera di 6 miliardi in 99 anni, tempo previsto per la concessione.

A cura di Paola Bivona
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