MODELLI E ISTRUZIONI PER RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE

L’agenzia delle Entrate con Provvedimento 2006/41933 del 17 marzo 2006, recante: “Approvazione del modello di comunicazione di inizio lavori di ristrutturaz...

28/03/2007
L’agenzia delle Entrate con Provvedimento 2006/41933 del 17 marzo 2006, recante: “Approvazione del modello di comunicazione di inizio lavori di ristrutturazione edilizia per fruire della detrazione d’imposta ai fini IRPEF, previsto dall’art. 1 del decreto interministeriale 18 febbraio 1998, n. 41”, ha approvato il modello di inizio lavori per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, con le relative istruzioni.

Nel Provvedimento viene precisato che:
  • l’ufficio competente alla ricezione della comunicazione è il Centro Operativo di Pescara, Via Rio Sparto n. 21, 65129 – PESCARA;
  • il modello di inizio lavori è disponibile gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate in formato elettronico sul sito www.agenziaentrate.gov.it;
  • è autorizzata la stampa del modello nel rispetto delle caratteristiche tecniche indicate nell’allegato A) al provvedimento. A tal fine il modello è reso disponibile gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate nel sito Internet www.agenziaentrate.gov.it in uno specifico formato elettronico riservato ai soggetti che dispongono di sistemi tipografici, idonei a consentirne la riproduzione.
Il modello si era reso necessario per recepire le modificazioni introdotte dall’art. 1, comma 121, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, relative alla misura della detrazione d’imposta sul reddito delle persone fisiche delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi di recupero del patrimonio edilizio, innalzata per l’anno 2006, dal 36 al 41 per cento. In particolare il modello non contiene alcun riferimento alla misura percentuale della detrazione spettante al fine di consentirne l’utilizzo anche in caso di eventuali successive variazioni della predetta misura percentuale.

Spese ammissibili
Ricordiamo che gli interventi ammissibili che sono stati individuati in:
  • manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
  • manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti comuni di edifici residenziali;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione (ad esempio quelle finalizzate al risparmio energetico, alla sicurezza statica ed antisismica, all’eliminazione delle barriere architettoniche, alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, alla realizzazione di parcheggi pertinenziali) ;
  • interventi di bonifica dall’amianto.
Categorie di spese ammissibili
Per ultimo, ricordiamo che tra le spese che danno diritto alla detrazione rientrano quelle sostenute per:
  • progettazione dei lavori;
  • acquisto dei materiali;
  • esecuzione dei lavori;
  • altre prestazioni professionali richieste dal tipo d’intervento;
  • relazione di conformità degli stessi alle leggi vigenti;
  • perizie e sopralluoghi;
  • imposta sul valore aggiunto, imposta di bollo e diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni, le denunce di inizio lavori;
  • oneri di urbanizzazione;
  • la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio;
  • altri eventuali costi strettamente inerenti la realizzazione degli interventi e gli adempimenti posti dal regolamento n. 41 del 18 febbraio 1998.
Aliquote e tetti massimi
Per quanto concerme, invece le spese sostenute nel corso del 2006, la detrazione d’imposta è pari al:
  • 41% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2006 al 30 settembre 2006;
  • 36% per le spese sostenute dal 1° ottobre 2006 al 31 dicembre 2006,
  • e che fa fede la data della fattura.

    D’altra parte una simile interpretazione trova un sostegno nella circolare delle Entrate n. 28 del 4 agosto 2006, in cui viene affermato che «la detrazione dall’Irpef nella misura del 41% può essere fruita solo ed esclusivamente in corrispondenza di lavori fatturati con l`aliquota del 20 per cento. Coerentemente, per i lavori fatturati con l’aliquota del 10 per cento dovrà essere applicata la detrazione dall`Irpef nella misura del 36 per cento».
    Ricordiamo, poi, che a fronte di un tetto massimo di spesa ammessa all’agevolazione pari a 48.000 Euro sino al 30 settembre 2006, tale importo era riferito a cisascun contribuente, mente a partire dall’1 ottobre 2006, dovrà essere riferito alla singola unità immobiliare; ad esempio sino al 30 settembre 2006 se una unità immobiliare era intestata a due coniugi, per ognuno era possibile una detrazione sino a 48.000 Euro mentre dall’1 ottobre 2006, visto che tale importo si riferisce alla singola unità immobiliare dovrà essere ripartito tra i due coniugi che potranno, quindi, avere, ciascuno, un tetto massimo di 24.000 Euro.

    Manodopera in fattura
    Con l’entrata in vigore dell’articolo 35, comma 19, del decreto-legge n. 223/2006, dal 4 luglio 2006, coloro che realizzano interventi di recupero per i quali il committente intende usufruire della detrazione Irpef, devono indicare in fattura il costo della manodopera utilizzata.

    Dal 4 luglio 2006, quindi, per usufruire della detrazione del 41% che dall’1 Ottobre è scesa al 36% sulle opere eseguite su fabbricati abitativi, occorre che in fattura sia riportato il costo della mano d’opera.
    La disposizione si applica quando coinvolte nei lavori sono imprese edili con dipendenti e non, evidentemente, agli artigiani che lavorano in proprio.

    A cura di Paolo Oreto
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