ANCORA SIAMO LONTANI DAL PIENO REGIME

Ancora oggi siamo molto lontani da pieno utilizzo dell’energia solare: soltanto l’1 per mille dei consumi, infatti, sfrutta il sole. La sfida è molto dura p...

22/06/2007
Ancora oggi siamo molto lontani da pieno utilizzo dell’energia solare: soltanto l’1 per mille dei consumi, infatti, sfrutta il sole.
La sfida è molto dura perché dall’analisi della quantità di energia che la Terra riceve dal Sole si ha un quadro chiaro di come la stessa viene usata solo in minima parte a causa della nostra incapacità di “catturare il sole”.

Esistono tre grandi categorie di sistemi per la cattura di radiazione solare e la sua trasformazione in energia termica o elettrica.
La prima è quella relativa alla possibilità di fornire acqua e aria calda grazie a pannelli in vetro, metallo o materiali plastici, con un costo di installazione compreso tra i 3 ed i 6mila euro per un’abitazione media con un nucleo familiare composto da 4 persone.
La seconda categoria, definita “solare a concentrazione”, necessita invece di aree ad alta insolazione annuale diretta ed è basata su collettori che catturano l’energia e la concentrano verso un ricevitore che dirama diversi altri collettori. I ricevitori sono dotati fluidi speciali che consentono di generare vapore che alimenta delle turbine per la produzione di energia elettrica.
La terza categoria è quella più utilizzata fino ad oggi e afferisce ai pannelli fotovoltaici. Il sistema fotovoltaico consente la conversione dell’energia del sole in energia elettrica e, seppur il più diffuso costa di gran lunga di più rispetto a quello a combustibili fossili ed ha un problema basato sul costo/rendimento.

Quali sono le cause che limitano l’espansione dell’utilizzo dell’energia solare?
Innanzitutto i costi: un kilowattora di elettricità ottenuto da un sistema fotovoltaico residenziale da 2 kilowattora costa mediamente 4-10 volte quanto costa ottenerlo da carbone, petrolio e gas naturale.
Analogamente anche il sistema “solare a concentrazione” ha dei costi che, ad oggi, non ne consentono un pieno sviluppo.
Non soltanto: per produrre quantità significative di energia, sia con il sistema “solare a concentrazione” che con quello a “pannelli fotovoltaici” occorre uno spazio molto più ampio rispetto alle centrali elettriche di tipo convenzionale a carbone o a gas.

Ma il vero sviluppo affonda nella rivoluzione dei materiali nanostrutturati o nei polimeri, che servono proprio per catturare le radiazioni.
Ad oggi, quindi, la scelta di produrre energia elettrica dal sole è solo una scelta di “responsabilità ambientale” proiettata al futuro che, però, non tutti possono permettersi.

A cura di Paola Bivona


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