ESCLUSIONE AD OSTACOLI

La partita Professionisti vs Irap non è ancora terminata ma sembra sia vicina ad una conclusione che, anche se comunque discussa in un modo o nell’altro, met...

14/06/2007
La partita Professionisti vs Irap non è ancora terminata ma sembra sia vicina ad una conclusione che, anche se comunque discussa in un modo o nell’altro, metterà la parola fine ad una vicenda partita nel 2001 con una sentenza (la 156 del 2001) che ha aperto la prima breccia nella guerra dei professionisti contro l’Irap.

Lo sblocco del software Unico per l’invio telematico delle dichiarazioni (ricordiamo l’errore bloccante nel software per la compilazione di Unico nel momento in cui l’Irap fosse dichiarata non docuta) è coinciso con le rassicurazioni del sottosegretario all’Economia Mario Lettieri che ha anticipato l’imminente arrivo di una circolare dell’Agenzia delle Entrate che, preso atto delle 71 sentenze (su 89 totali) pubblicate dalla Corte di Cassazione, dovrebbe fissare delle Linee Guida per l’esclusione dal balzello regionale.

Le linee guida dovranno fissare dei paletti il cui obiettivo sarà quello di eliminare, o quantomeno ridurre al minimo, l’eventuale margine di opinabilità per valutare l’esclusione dall’Irap. In particolare, dovrà essere chiarito il concetto di “attività autonomamente organizzata", diversamente misurato dai vari giudici in Cassazione.

Dalla lettura delle sentenze sono emerse, infatti, non poche perplessità circa la possibilità che le stesse siano, comunque, state formulate in modo da difendere un diritto ormai acquisito dello stato nell'applicazione del tributo a lavoratori autonomi che dispongono di strutture organizzative assai modeste e il cui reddito può essere paragonato a quello di lavoratori dipendenti (esentati dal pagamento dell'Irap).

A cura di Gianluca Oreto


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