INDICI MAGGIO 2007

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Maggio 2007; l'indice dei prezzi al consumo per le fam...

15/06/2007
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Maggio 2007; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Maggio 2007 sul valore di 129,6 con una sensibile variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,300% e quella annua dell’1,4%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Maggio 2007 ed il 14 Giugno 2007, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2006 dello 1,32593%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,050% e l'indice biennale al 2,700%.

L’Istat spiega che, nel mese di maggio 2007, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Trasporti (+ 0,9 %), Mobili, Articoli e servizi per la casa (+ 0,8%), Servizi ricettivi e di ristorazione e Altri beni e servizi(+0,4 % per entrambi).
Variazioni nulle si sono verificate nel capitoli Bevande alcoliche e tabacchi, Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Servizi sanitari e spese per la salute, Comunicazioni e Istruzione..
Variazioni negative si sono registrate nei capitoli Ricreazioni, spettacoli e cultura (- 0,3 %).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 4,7 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 2,7 %) e Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 2,6 % per entrambi).
Variazioni tendenziali negative si sono registrate nei capitoli Comunicazioni (- 9,5 %) e Servizi sanitari e spese per la salute (- 0,6 %).
Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Palermo (+ 2,2 %), Genova (+ 2,1 %) e Campobasso (+ 1,8 %); quelli più moderati hanno riguardato le città di Cagliari (+ 1,1 %), Venezia (+ 1,2 %), Aosta, Trento, Trieste e Firenze (+ 1,3 % per tutte e quattro).
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