GRANDI EVENTI MOTORE DEL TERRITORIO

I grandi eventi, come occasione per attrarre investimenti e sviluppare il territorio e le città, e la pianificazione strategica come fattore di alleanze inte...

06/07/2007
I grandi eventi, come occasione per attrarre investimenti e sviluppare il territorio e le città, e la pianificazione strategica come fattore di alleanze internazionali e competitività. A fare il punto su questi temi la convention internazionale a Torino della Rete italiana delle Città strategiche, l'associazione delle municipalità che hanno adottato il piano strategico come metodo di governo. Un confronto a tutto campo che ha visto partecipare i rappresentanti di Barcellona ed Atene, che hanno parlato dell'esperienza dei Giochi Olimpici, di Saragozza, sede nel 2008 dell'Expo universale, di Milano, candidata a quella del 2015, Lione, candidata a Capitale europea della cultura nel 2013, Napoli, che per lo stesso anno vorrebbe ospitare il Forum universale delle Culture e Pesaro, che organizza il Rossini Opera Festival.
Il Sindaco di Torino Chiamparino ha parlato dell'esperienza e delle ricadute delle Olimpiadi invernali del 2006 sottolineando l'importanza di due fattori che hanno reso possibile il successo dell'evento: la stretta cooperazione fra le diverse istituzioni pubbliche e con i privati; il fatto che la città avesse definito una programmazione strategica e approvato strumenti urbanistici adeguati. Elda Tessore, vicepresidente della Fondazione post olimpica di Torino creata per gestire gli impianti dei Giochi del 2006 ha detto che il capoluogo piemontese sarà in grado di raggiungere il pareggio economico attraverso l'organizzazione di eventi sportivi, culturali, scientifici, economici e di divertimento.

L'economista Cristiano Antonelli nella relazione introduttiva ha ricordato che le città non devono “preoccuparsi troppo del declino manifatturiero: Londra dal 1971 al 2001 ha perso 750 mila posti nell'industria e ne ha creati 1,2 milioni nei servizi. L'importante e' investire nelle connessioni: reti fisiche, ma anche meccanismi di relazioni, come congressi, expo, mostre”.
Nell'assemblea che ha preceduto la convention il sindaco di Bari, Michele Emiliano, è stato nominato nuovo presidente della Rete italiana delle Città strategiche, sostituendo il sindaco Chiamparino. Emiliano resterà in carica per un anno e Bari ospiterà nel 2008 la terza convention della Rete.
L'assemblea ha cooptato cinque nuove citta': si tratta di Sassari, Teramo, Alghero, Lamezia e Quartu Sant' Elena che vanno ad aggiungersi alle 27 gia' aderenti (Firenze, Torino, Napoli, Bari, Cagliari, Verona, Venezia, La Spezia, Trento, Pesaro, Lecce, Catania, Bolzano, Barletta Perugia, Piacenza, Jesi, Carbonia, Cuneo, Terni, Caserta, Ferrara, Prato, Asti, Olbia e Brindisi).
In lista di attesa Novara, Varese e Castelsardo.

Fonte: www.demaniore.com
© Riproduzione riservata

Link Correlati

www.demaniore.com