INDICI SETTEMBRE 2007

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Settembre 2007; l'indice dei prezzi al consumo per le ...

17/10/2007
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Settembre 2007; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Settembre 2007 sul valore di 130,4 con nessuna variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello +0,000% e quella annua dell’1,6%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Settembre 2007 ed il 14 Ottobre 2007, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2006 dello 2,29322%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'1,200% e l'indice biennale al 2,700%.

L’Istat spiega che, nel mese di settembre 2007, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Istruzione (+1,6 %), Prodotti alimentari e bevande alcoliche (+ 0,8 %) e Abbigliamento e calzature <+0,3%);
Variazione nulla si sono verificate nel capitolo Servizi sanitari e spese per la salute.
Variazioni negative si sono registrate nel capitolo Trasporti (- 0,8 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%), Comunicazioni (-0,3%) e Servizi ricettivi e di ristorazione (-0,2%).
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Istruzione (+ 3,2 %), Prodotti alimentari e bevande alcoliche (+ 3,0%), Bevande alcoliche e tabacchi e Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 2,6 % per entrambi).
Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo Comunicazioni (- 9,1 %).< BR> Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Reggio Calabria (+ 2,2 %), Palermo (+ 2,1 %) e Napoli (+ 2,0 %); quelli più moderati hanno riguardato le città di Trento (+ 0,7 %), Firenze (+ 1,0 %) e Aosta (+ 1,1 %).
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