EDILIZIA: FONDI PER IL RECUPERO DI ALLOGGI DA DESTINARE ALL'AFFITTO A CANONE SOCIALE

L’Assessorato dei Lavori pubblici ha pubblicato l’invito destinato a tutti i Comuni della Sardegna e all’ Azienda regionale per l’edilizia abitativa (Area) r...

28/01/2008
L’Assessorato dei Lavori pubblici ha pubblicato l’invito destinato a tutti i Comuni della Sardegna e all’ Azienda regionale per l’edilizia abitativa (Area) relativo all’avvio del programma straordinario di edilizia a canone sociale.
Comuni e Area potranno presentare entro il 26 maggio proposte per la localizzazione di interventi di recupero, ovvero di acquisto e recupero di alloggi di edilizia popolare da assegnare a canone sociale. I fondi disponibili per l’attuazione del programma ammontano a 58.605.690 euro.
Anche per l’edilizia sociale si ritiene indispensabile perseguire, le finalità proprie degli interventi avviati con i programmi straordinari di edilizia a canone moderato, ovvero:
  • recupero ai fini dell’edilizia residenziale pubblica, di immobili pubblici aventi destinazione non residenziale, allo scopo di valorizzare ed utilizzare il patrimonio edilizio pubblico esistente nei centri dell’isola e attualmente inutilizzato;
  • riqualificazione dei centri storici o comunque di spazi urbani inutilizzati e sottratti all’uso sociale al fine di contenere il consumo di territorio, contrastando la formazione di nuove periferie là dove non strettamente necessario;
  • ampliamento dell’offerta di abitazione a canone sociale a favore delle famiglie con reddito non superiore a 11.465 euro;
  • realizzazione di abitazioni con elevate caratteristiche qualitative, innovative, prestazionali e con soluzioni progettuali adeguate ed attuali in temi di sostenibilità edilizia e qualità architettoniche.
Sarà compito dei Comuni individuare le famiglie che potranno usufruire degli alloggi a canone sociale per quei nuclei familiari che presenteranno i seguenti requisiti:
  • limite massimo di reddito non superiore a 11.465 euro;
  • cittadinanza italiana o di Stato membro dell’Unione Europea o di Stato extracomunitario purché in regola con le disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno;
  • non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su un alloggio adeguato alle esigenze del nucleo familiare;
  • non aver ottenuto agevolazioni pubbliche in qualunque forma concesse per l’acquisto, la costruzione o il recupero di abitazioni.
Una quota pari a al 60% degli alloggi realizzati dovrà essere riservata alle famiglie di nuova formazione, ai genitori soli con figli a carico, ed a gli anziani. Per questi ultimi dovranno essere previste particolari tipologie costruttive per agevolare la vivibilità degli alloggi anche in regime comunitario favorendo le misure di assistenza sociale e sanitaria.

a cura di www.regione.sardegna.it
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