LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE E LA DIFESA DEL SUOLO

La direttiva quadro europea sulle acque (direttiva 2000/60/CE), obbliga gli stati membri a prevenire ulteriori forme di deterioramento dei corpi idrici, pres...

02/01/2008
La direttiva quadro europea sulle acque (direttiva 2000/60/CE), obbliga gli stati membri a prevenire ulteriori forme di deterioramento dei corpi idrici, preservando e migliorando le condizioni degli ecosistemi che dipendono e/o influenzano la risorsa acqua. Il recepimento della direttiva in Italia è avvenuto solo di recente con il d.l.vo 3/4/06 n. 152 e le successive modifiche e integrazioni.
Proteggere la qualità dell’acqua e difendersi da fenomeni sempre più estremi come le inondazioni e la siccità è divenuta oramai una impellente necessità cui si può far fronte solo con la chiara consapevolezza che l’attuale modello di sviluppo non è compatibile con un futuro sostenibile e sufficientemente sicuro in termini di salute pubblica. Non si tratta di assolvere obblighi burocratici e formali, ma di darsi obiettivi e una organizzazione in linea con gli standard europei più elevati prendendo come esempio le esperienze più avanzate e le migliori pratiche già presenti in diverse regioni del nostro continente.

Il buon raggiungimento dello stato delle acque entro il 2015, secondo i parametri idro-morfologici, biologici e chimico-fisici richiesti, può essere raggiunto solo se da subito, rispettando i tempi scanditi dalla norma stessa e rispetto ai quali siamo già in grave ritardo, si avviano una serie di provvedimenti e azioni tra le quali grande rilievo assumono anche i programmi di informazione, sensibilizzazione e coinvolgimento dei vari portatori d’interessi (stakeholders). Operare in accordo con i principi della gestione integrata di bacino valutando ex-ante gli impatti di tutte le attività (produttive, energetiche, insediative, turistiche, ecc.) affinché conservazione delle risorse naturali e della funzionalità ecologica degli ambiti territoriali e tutela dei beni sociali ed economici costituiscano un obiettivo coerentemente unico.

In questo contesto il seminario intende fornire nel nuovo quadro giuridico di riferimento le procedure, le competenze metodologiche e gli strumenti applicativi per la difesa del suolo e la gestione ottimale delle risorse idriche superficiali e sotterranee.

Le attività didattiche sono articolate in modo da offrire ai partecipanti non solo una buona conoscenza teorica ma anche pratico-applicativa con esemplificazioni di casi reali tra cui l’importante esperienza pilota del bacino del Tevere.

Programma
Quadro normativo di riferimento, nazionale ed europeo. Contenuti e principi della direttiva 2000/60 CE, la sua evoluzione e recepimento: il d.l.vo 3/4/06 n. 152 e s.m.i. Approccio metodologico alla difesa del suolo e alla gestione delle risorse idriche, politiche ambientali, strategia d’azione ambientale in Italia: CIPE, DPSIR, politiche dell’acqua nei diversi settori. Situazione attuale, strumenti vigenti e di prossima attuazione. Gestione nei diversi livelli decisionali: pianificazione, programmazione, alternative progettuali (preliminari, definitive, esecutive), gestione delle opere e delle azioni normative, monitoraggio e implementazione azione conoscitiva. L’assetto idrogeologico, la prevenzione del rischio e i piani per la tutela dal rischio idrogeologico. Piani e programmi per la lotta alla siccità e alla desertificazione. Distretti idrografici, Autorità di bacino distrettuali e nuove competenze. Piani di bacino distrettuale, Piani di gestione e Piani di tutela. Fabbisogni e risorse idrici a scala locale e di distretto. La gestione integrata delle risorse idriche; valutazione e bilancio, linee guida di riferimento. Caratterizzazione delle acque superficiali e sotterranee. Caratterizzazione di usi e servizi. Scenari di base. Modelli di analisi e di gestione. Strumenti di ottimizzazione del DMV. Disciplina degli utilizzi delle acque, risparmio idrico e riutilizzo. Regime autorizzatorio e concessorio dell’utilizzazione dell’acqua: aspetti tecnici ed amministrativi della risorsa idrica superficiale e sotterranea. Analisi economico-ambientale degli usi dell’acqua nei diversi livelli decisionali. Aspetti socio-economici e gestione partecipativa. Linee guida elaborate dalla Common Implementation Strategy. Elaborazioni per la definizione delle caratteristiche dei distretti idrografici e dell’impatto delle attività umane (IMPRESS, HMWB, ecc.). Analisi economica dell’utilizzo idrico (WATECO). I sistemi di monitoraggio dello stato delle acque superficiali e sotterranee. Il recupero totale dei costi dei servizi idrici (Total Cost Recovery). Processi di partecipazione dei portatori di interesse. Definizione di un programma di misure: scelte tecniche, economiche e di politica dell’acqua (pricing, incentivi, ecc.). Destinatari
Il corso è destinato, in particolare, ai dirigenti e funzionari di Ministeri ed Enti Pubblici, ai responsabili degli Uffici Amministrativi, degli Uffici Tecnici e degli Uffici Legali, agli amministratori di Enti locali ed ai relativi dipendenti, nonché ai segretari comunali e alle imprese.

Ente di Formazione
CEIDA
Via Palestro, 24
00185 Roma
Tel. 06.492.531- 06.4450.700
Fax 06.4470.4462- 06.4938.4866

Relatori
Dott. Leonardo GATTA
Autorità di Bacino del Fiume Tevere – Ufficio Piani e Programmi

Ing. Ignazio TERRANOVA
Autorità di Bacino del Fiume Tevere – Ufficio Studi e Documentazione per le aree a rischio idraulico e la qualità delle acque

Organizzazione
Durata: 3 giorni
Date: 21-22-23 gennaio 2008
Orario: 8,45 - 14,45
Quota di Partecipazione: euro 540,00 + IVA 20% (la quota è esente da IVA se corrisposta da Enti pubblici)

Coloro che si iscrivono a titolo personale possono usufruire di un finanziamento bancario rimborsabile in 10 rate a tasso zero (TAN 0%; TAEG 0,01%).
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