CHE FINE HA FATTO IL DECRETO DI RIORDINO?

Come già sottolineato, il 31 dicembre scorso è scaduta la proroga del decreto Milleproroghe relativa alla sicurezza degli impianti all'interno degli immobili...

22/01/2008
Come già sottolineato, il 31 dicembre scorso è scaduta la proroga del decreto Milleproroghe relativa alla sicurezza degli impianti all'interno degli immobili ad uso non abitativo. Dall'1 gennaio entrano in vigore gli articoli 107-121 del Testo unico in edilizia (DPR 380/2001) che provocherà pesanti conseguenze per proprietari e committenti, ma che porterà soprattutto gravi disagi ad imprese installatrici. Ma che fine ha fatto il decreto di sostituzione della legge 46/90?

Ricostruiamo i fatti.
A luglio 2006 il Ministero dello Sviluppo Economico ha instituito una commissione tecnica il cui compito era quello di predisporre il testo di sostituzione della 46/90, legge che regolamenta le attività di installazione degli impianti.
Nell'ottobre dello stesso anno la commissione termina il suo lavoro con la preparazione di una bozza di decreto che a questo punto comincia il suo iter parlamentare e che nelle previsioni iniziali sarebbe dovuto terminare nel più breve tempo possibile. Ma, come spesso accade in Italia, le previsioni iniziali non trovano riscontro nella realtà e l'iter del decreto di riforma si presenta lungo e insidioso. Il decreto avrebbe dovuto concludere il suo iter a novembre dello scorso anno con la firma da parte del Ministro Bersani e la successiva pubblicazione nella G.U., ma, allo stato attuale, si è persa ogni traccia dello stesso e l'unica certezza è che dall'1 gennaio 2008 entrano in vigore gli articoli del capo V del T.U. (DPR 380/2001).

Oltre all'incertezza di fondo in cui si trova il mondo dell'impiantistica, l'entrata in vigore degli articoli del T.U. sarebbe comunque un problema a causa della formulazione contradditoria degli stessi che mal di coordinano con le disposizioni precedenti in materia, come l'istituzione dell'albo professionale degli installatori. Negli ultimi anni si era, infatti, assistito ad una continua procrastinazione dei suddetti articoli, proprio per la loro cattiva formulazione.

La richiesta delle Associazioni di settore è quella di continuare ad applicare gli adempimenti previsti prima del 31 dicembre dal Decreto Milleproroghe, in attesa che il decreto di sostituzione della legge 49/90, venga portato a compimento.


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