IL BAGNO PER I DISABILI NON SERVE…. AI DISABILI

A questa paradossale constatazione è giunto Tecnothon, laboratorio di ricerca tecnologica di Telethon, alla fine di un percorso di ascolto di persone con dis...

13/05/2008
A questa paradossale constatazione è giunto Tecnothon, laboratorio di ricerca tecnologica di Telethon, alla fine di un percorso di ascolto di persone con disabilità diverse. Risultato: un sito internet www.unbagnopertutti.org che raccoglie tutte le indicazioni per progettare e realizzare un bagno davvero a misura d'uomo.

Quando si parla di progettare un bagno per disabili la persona paraplegica, quindi con problemi di mobilità solo degli arti inferiori, è considerata sia dal punto di vista legislativo che progettuale il simbolo della disabilità motoria in quanto tale, mentre, invece, è quella che forse riesce a raggiungere i gradi più elevati di autonomia. Altre disabilità, al contrario, pur essendo molto più invalidanti, spesso sono ignorate da chi legifera e da chi progetta.

Partendo da queste constatazioni e mettendo attorno al tavolo diverse persone disabili (ad esempio ipovedenti, con ridotta forza fisica, con scarso equilibrio, con immunodeficienze) e tecnici, con la supervisione di tamassociati, esperti di progettazione partecipata, è nato unBAGNOperTUTTI: un tentativo di accessibilità totale che rispetta le esigenze di tutte le persone. Pensato per gli spazi pubblici ed elaborato in due diverse soluzioni.

Ecco alcuni esempi della non accessibilità dei bagni per disabili rilevati: la tazza del wc troppo alta e sagomata in modo non ergonomico, lavabi e specchi dotati di inutili e complesse regolazioni che dovrebbero favorire le persone disabili e complicano invece loro la vita, interruttori ad altezze non idonee, porte con aperture verso l'interno, dimensioni degli spazi troppo ridotte.

Tecnothon - spiega il coordinatore del progetto, Francesco Miotto - crede fermamente nella valenza culturale e pratica del progettare per tutti, disabili e non, ed intende adoperarsi per diffondere sempre più questo approccio. UnBAGNOperTUTTI dimostra quindi che l'accessibilità non può e non deve ridursi all'adattamento degli oggetti o dell'ambiente, all'abbattimento delle barriere, ma dev'essere un rovesciamento di cultura, ripensando gli ambienti in base alle necessità di tutti, ciascuno con le proprie peculiarità.

UnBAGNOperTUTTI è pensato, con piccoli accorgimenti e correttivi, in due diverse varianti: una, Large, che ottimizza il bagno per persone disabili; l'altra, Medium, è un normale bagno che con l'inserimento di alcuni semplici accorgimenti può essere utilizzato anche da persone con gravi limitazioni motorie.

Nel concreto, il progetto ha portato alla realizzazione: di una check-list di accorgimenti e soluzioni pratiche da adottare nella progettazione di un bagno pubblico; di un sito web di consultazione (www.unbagnopertutti.org) dove sono disponibili tutte le informazioni sul progetto e da cui scaricare gratuitamente sia le piantine dei due modelli che le check-list; di un prototipo di "bagno per tutti"; di uno studio normativo che illustra le prospettive di evoluzione della materia nel contesto europeo e degli organismi internazionali; di una tabella comparativa che confronta le soluzioni proposte nella check-list con la normativa attualmente in vigore.

Grazie a tutto questo, i nuovi bagni potranno così essere effettivamente adeguati alle persone disabili.

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