INDICI SETTEMBRE 2008

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Settembre 2008; l'indice dei prezzi al consumo per le ...

15/10/2008
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Settembre 2008; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Settembre 2008 sul valore di 135,2 con una sensibile variazione negativa rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata dello -0,2% e quella annua dell’3,7%. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Settembre 2008 ed il 14 Ottobre 2008, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2007 dello 3,05975%. Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato all'2,775% e l'indice biennale al 3,975%.

L’Istat spiega che, nel mese di settembre 2008, per quanto concerne l’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, gli aumenti congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Istruzione (+1,2%), Prodotti alimentari e bevande analcoliche e Abbigliamento e calzature (+0,4% per entrambi).

Variazioni negativesi sono registrate nel capitolo Trasporti (-2,5%), Ricreazione, spettacoli e cultura (-1,4%), Comunicazioni (-0,9%) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-0,2%)

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,1%), Trasporti (+6,6%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+5,8%).

Variazione tendenziale negativa si è registrata nel capitolo Comunicazioni (-5,2%).

Nell’ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell’indice NIC si sono verificati nelle città di Cagliari (+ 4,2 %), Torino (+ 4,0 %), l’Aquila e Palermo (+ 3,9 % per entrambe); quelli più moderati hanno riguardato le città di Potenza, Bari (+ 3,3 % per entrambe), Perugia, Roma (+ 3,4 % per entrambe), Reggio Calabria e Bologna (+ 3,5 % per entrambe).

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