RICHIESTA DI DEROGA PER I PICCOLI COMUNI

Continua il dibattito in merito al taglio degli incentivi per i progettisti della pubblica amministrazione previsto dal comma 4-sexies dell’articolo 18 del d...

26/02/2009
Continua il dibattito in merito al taglio degli incentivi per i progettisti della pubblica amministrazione previsto dal comma 4-sexies dell’articolo 18 del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 convertito dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, nel quale l’incentivo è stato abbassato, crediamo definitivamente, allo 0,50%.

Dopo il parere dell’UNITEL, che ha definito la riduzione dei compensi come una "mortificazione del ruolo tecnico nella pubblica amministrazione", è arrivata la lettera del Presidente dell’Associazione Nazionale Piccoli Comuni d’Italia (ANPCI), Franca Biglio, mediante la quale ha richiesto di eliminare questa norme che di fatto penalizzerebbe non solo i tecnici ma anche le pubbliche amministrazioni stesse con aumenti di costo esorbitanti.

Con la lettera, il Presidente Franca Biglio ha ammesso che ”Tale norma porterà alla conseguenza di un radicale disincentivo alla progettazione da parte dei tecnici interni, specie presso le amministrazioni ove i ruoli e le funzioni risultano molteplici e le carenze di organico sono sempre più evidenti.”
La conseguenza - ha continuato il Presidente dell’ANPCI - è che sarà, in tal modo, ampiamente giustificabile il ricorso all'affidamento della progettazione a professionisti esterni, con notevolissimi incrementi del costo delle opere e allungamento dei tempi di realizzazione ( basti pensare ai tempi occorrenti per le gare di affidamento degli incarichi ).”

Non si placano, dunque, le reazioni al decreto taglia incentivi, ciò che è certo è che la norma ha creato due scuole di pensiero mettendo l’uno contro l’altro i tecnici delle p.a. e i professionisti esterni, creando un forte clima conflittuale. In tal senso, sintomatici sono i commenti lasciati dai nostri lettori (per leggere i commenti clicca qui).

Come ammesso dal Presidente Biglio: ”Non si capisce poi il motivo, se non quello dovuto a mere esigenze di fare cassa o di favorire le categorie professionali dei progettisti, di tassare i Comuni che provvedono alle progettazioni delle proprie opere con il personale interno, con l'1,5% del costo dei lavori. Inoltre la destinazione dell’economia dell’1,5% al fondo di produttività per il personale, così come disposto dall’art. 1, comma 32, del D.L. 30.12.2008, n. 207 è certamente illegittimo e contrario ai principi di contabilità pubblica (non può un’economia di spesa in conto capitale essere destinata al finanziamento della spesa corrente).”

In definitiva, con questa lettera, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Interno e al Ministro dell’Economia e Finanze, la Biglio, per il buon andamento delle Amministrazioni dei Piccoli Comuni, ha chiesto di valutare la possibilità di eliminare tale norma penalizzante non solo per i dipendenti comunali, ma anche per i Comuni stessi.


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