PIANO CASA: VALUTAZIONE SUCCESIVA AL TESTO DEL GOVERNO

Sul “Piano casa” ancora nulla di nuova alla Conferenza delle Regioni di ieri. Il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al termine della Co...

08/05/2009
Sul “Piano casa” ancora nulla di nuova alla Conferenza delle Regioni di ieri.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, al termine della Conferenza di ieri ha dichiarato che “Noi abbiamo dato i nostri emendamenti'” e ora '”attendiamo il testo del governo e lo valuteremo”.
Lo stesso Errani ha aggiunto che “Il governo sta lavorando a predisporre gli articoli del decreto e noi li valuteremo appena sarà definita l'elaborazione dell'esecutivo'”.
Nelle proposte di modifica delle Regioni “abbiamo posto - ha specificato Errani - questioni importanti relative alle garanzie sulla qualità del governo del territorio. La discussione resta aperta ed è difficile per noi dare un giudizio - ha concluso - prima di vedere la sintesi”.

Sembra, a questo punto, che tra il Governo e le Regioni rimanga una notevole distanza su alcuni punti e che questa distanza non riesca ad essere colmata, visto che un provvedimento che rivestiva carattere d’urgenza continua a rimbalzare tra Conferenza delle Regioni ed il Governo.
Tutti gli operatori del settore avrebbero bisogno, invece, di un testo definitivo chiaro e semplice che non lasci dubbi ed incertezze ma, probabilmente con questo ping pong si arriverà al 30 giugno con l’approvazione da parte di molte Regioni di leggi che danno attuazione al Provvedimento 1 aprile 2009 senza attendere un decreto-legge che, ormai, probabilmente è inutile. Nelle more, le Regioni vanno in ordine sparso e mentre il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una legge che di fatto è più restrittiva rispetto allo schema di decreto legge predisposto dal Governo, il Veneto sta per approvare una legge che va nella direzione opposta a quella della Toscana e cioè allarga i vincoli imposti anche rispetto all'intesa Governo-Regioni dell’1 aprile scorso.
Si potrebbe affermare che il Veneto è rimasto fedele alle intenzioni originarie del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ammettendo interventi anche nei condomini, nei centri storici, nei fabbricati non residenziali.
Dalle notizie, poi, che arrivano dalle altre Regioni che, comunque, devono approvare, in riferimento a quanto previsto nel provvedimento 1 aprile 2009, proprie leggi entro il prossimo 30 giugno, sembra che avremo una legislazione regionale ondivaga, più permissiva, rispetto all’accordo, in alcune regioni (Veneto, Lombardia, Liguria, Marche e Sicilia) ed una più restrittiva in altre regioni (Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna, Campania, Puglia e Sardegna).

A cura di Paolo Oreto
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