FINANZIARIA 2010: ALL'ESAME DEL SENATO LA MANOVRA DEL GOVERNO

È stato assegnato alla Commissione Bilancio del Senato, per la prima lettura, il disegno di legge recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale...

20/10/2009
È stato assegnato alla Commissione Bilancio del Senato, per la prima lettura, il disegno di legge recante Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2010 (DDL 1790/S - Relatore Sen. Maurizio Saia del Gruppo parlamentare - PdL).

Si è, quindi, aperta la sessione di bilancio che seguirà come da prassi, specifici tempi e passaggi procedurali. In particolare, si è avviata la fase consultiva, nella quale tutte le Commissioni parlamentari renderanno i loro pareri sul disegno di legge alla Commissione Bilancio, entro il 20 ottobre prossimo.

La Commissione stessa inizierà, quindi, l’esame del provvedimento, in sede referente, dopo lo svolgimento delle audizioni di rito delle parti sociali e dei soggetti istituzionali, per concluderlo entro il 29 ottobre, data in cui il disegno di legge sarà inviato in Aula.

Il disegno di legge finanziaria per il 2010 come si evince dalla Relazione al provvedimento si inserisce nell’ambito degli indirizzi indicati con le risoluzioni parlamentari di approvazione del Documento di Programmazione Economico-Finanziaria 2010-2013 (Doc. LVII n.2) e tiene conto degli elementi recati dalla Nota di aggiornamento allo stesso documento.

Il quadro delineato dalla Nota indica una contrazione del Prodotto interno lordo per il 2009. A partire dal 2010 la variazione del PIL torna ad assumere valori positivi che si consolidano nel corso degli anni successivi. Rispetto al quadro indicato nel DPEF 2010-2013, migliorano leggermente le prospettive di crescita negli anni 2009 e 2010. In questo scenario, l’indebitamento netto programmatico delle pubbliche amministrazioni per il 2010 è pari al 5 per cento in rapporto al PIL e, seguendo un profilo discendente, si attesta alla fine del periodo di programmazione al 2,7 per cento.

L’azione del Governo si inserisce, altresì, come spiegato nella Relazione, nel percorso avviato con il DL 78/09, convertito dalla legge 102/09, collegato alla legge finanziaria stessa, che ha introdotto misure volte a sostenere il reddito delle famiglie, interventi sul mercato del lavoro e con il potenziamento degli ammortizzatori sociali nonché a favore delle imprese con la detassazione degli investimenti in macchinari ed attrezzature e con l’accelerazione dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione.

Il disegno di legge finanziaria si compone di tre articoli e cinque Tabelle confermando, in tal modo, la scelta già adottata nel passato anno di una legge finanziaria snella e in linea con il contenuto della legge di stabilità, contenuta nel provvedimento sulla riforma della contabilità e finanza pubblica, alla seconda lettura della Camera dei Deputati (DDL 2555/C) che sostituirà l’attuale legge finanziaria.

Lo stesso, oltre a fissare il livello massimo dei saldo netto da finanziare e del ricorso al mercati per l’anno 2010 nonché per i successivi 2011 e 2012 dispone che le maggiori disponibilità di finanza pubblica che si realizzassero nell’anno 2010 rispetto alle previsioni del Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2010-2013 sono destinate alla riduzione della pressione fiscale nei confronti delle famiglie con figli e dei percettori di reddito medio-basso, con priorità per i lavoratori dipendenti e pensionati.

Il testo interviene sulle disposizioni contenute nell’articolo 1, commi 17 e 18, della L. 244/07 (legge finanziaria 2008). Nello specifico, viene disposta la proroga al 31 dicembre 2012 della detrazione ai fini IRPEF per una quota pari al 36% delle spese sostenute, nei limiti di 48.000 euro per unità immobiliare, per interventi di recupero del patrimonio edilizio già prevista per gli anni 2010 e 2011 dal suddetto articolo 1, comma 17, lett a) della suddetta legge.

La stessa proroga della detrazione d’imposta spetta, altresì, nel caso di acquisto di immobili facenti parte di fabbricati interamente ristrutturati da imprese di costruzione e da cooperative edilizie, sempreché gli interventi siano eseguiti entro il 31 dicembre 2012 e che l’alienazione o l’assegnazione avvenga entro il 30 giugno 2012 (termini già fissati rispettivamente al 31 dicembre 2012 e al 30 giugno 2012 dall’art. 1, comma 17, lett. b) della legge finanziaria 2008), come modificato dalla L. 203/08 (finanziaria 2009).

Viene, inoltre, prorogata al 2012 e anni successivi (messa a regime) l'IVA agevolata, con aliquota al 10%, in materia di recupero del patrimonio edilizio, anch’essa prevista dall'art. 1, comma 18 della medesima L. 244/07 per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011.

Fonte: ANCE
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