SOCIAL HOUSING: SERVE NUOVA LEGGE SUGLI AFFITTI

Nonostante i ripetuti proclami del Governo in merito alla ripresa economica del sistema economico italiano, continuano i dibattiti per fronteggiare i numeros...

23/10/2009
Nonostante i ripetuti proclami del Governo in merito alla ripresa economica del sistema economico italiano, continuano i dibattiti per fronteggiare i numerosi problemi chele normali famiglie continuano a dover affrontare.

E' chiaro, ormai, a tutti che serve una nuova legge sul social housing e sulla scia della proposta dell’Associazione bancaria italiana in merito alla possibilità di congelare, per alcune categorie di famiglie dettagliatamente individuate, la rata del mutuo per 12 mesi a partire da gennaio 2010 (leggi articolo), arriva la necessità di procedere ad una riforma della legge sugli affitti. Questa è la richiesta su cui hanno concordato tutti i membri del Tavolo di concertazione delle politiche abitative, convocato da Federcasa il 21 ottobre scorso a Roma.

Al tavolo, che ha visto la partecipazione dei Comuni, dei sindacati degli inquilini, dei rappresentanti della cooperazione edilizia, delle associazioni di costruttori e delle associazioni dei proprietari, ha partecipato pure l’assessore alle politiche abitative del Comune di Torino e presidente della Consulta casa dell'ANCI, Roberto Tricarico, il quale ha riconosciuto l’importanza della riunione affermando la necessità di rimanere uniti per contrastare il periodo di crisi, soprattutto considerata la scadenza prossima scadenza della proroga degli sfratti, fissata per il prossimo 31 dicembre.

Nel chiedere un incontro urgente al Governo, il Tavolo ha dichiarato la propria disponibilità a concorrere alla stesura della nuova legge di riforma del mercato privato delle locazioni, e ha concordato sulla necessità di istituire un Forum Permanente per le politiche abitative. "Il 90% degli sfratti per morosità nel nostro Paese - hanno affermato i partecipanti al tavolo - dimostra che l'incidenza del canone sul reddito è insostenibile per le famiglie italiane. Oltre la metà dello stipendio è eroso dalle spese legate all'abitazione. I Comuni non hanno le risorse per rispondere alla sempre crescente emergenza abitativa". Inoltre, "l'edilizia pubblica è al palo, e non s'intravedono misure per fare fronte alla richiesta delle 650.000 famiglie in attesa delle case popolari".

L’unica soluzione per far fronte al problema è che Stato e Regioni rimangano unite al fine di rilanciare l'edilizia pubblica e investendo risorse, anche per favorire il parternariato con il privato per la realizzazione di abitazioni a canone calmierato e misure innovative per il social housing, privilegiando gli alloggi a basso consumo energetico.

Il Tavolo di concertazione delle politiche abitative si riunirà nuovamente intorno alla metà di novembre per fare il punto della situazione.



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