Approvazione del nuovo Regolamento del Codice dei Contratti al prossimo Consiglio dei Ministri

Al prossimo Consiglio dei Ministri di fine settimana il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli dovrebbe portare, per una prima approvazione, il nuovo ...

16/12/2009
Al prossimo Consiglio dei Ministri di fine settimana il Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli dovrebbe portare, per una prima approvazione, il nuovo schema del Regolamento di attuazione del Codice dei contratti modificato rispetto alla precedente versione per tenere conto delle consultazioni tenutesi con le associazioni dei costruttori, dei professionisti e dei fornitori di beni e sevizi e per ultimo per mettere nero su bianco anche le novità per inserire un freno ai ribassi “selvaggi” nelle gare di progettazione per le quali sembra che si voglia privilegiare il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Sembra che il Ministro Matteoli abbia come obiettivo l’ottenimento in Consiglio dei Ministri della concertazione dei cinque Ministeri interessati (Ambiente, Economia, Beni culturali, Attività produttive e Politiche comunitarie) per poi, dopo la preventiva approvazione da parte del prossimo Consiglio dei Ministri, inviare per il parere non vincolante lo schema di Regolamento sia al Consiglio di Stato che al Consiglio superiore dei Lavori Pubblici; soltanto dopo questi due pareri lo schema potrà essere definitivamente approvato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ma, visto quello che si è già verificato con ritardi veramente biblici ci sembra utopico pensare che il testo possa essere approvato definitivamente prima della fine del primo semestre del 2010 e, quindi, a nostro avviso, potrà entrare in vigore non prima della fine del 2010.

Ma volendo tracciare una cronistoria di un provvedimento che avrebbe dovuto vedere la luce già da parecchio tempo per rendere completamente operativo il Codice dei Contratti (all’articolo 253. comma 2 dello stesso era previsto che il nuovo regolamento fosse adottato entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge e, quindi entro l’1 luglio 2007) e che a distanza di oltre tre anni non vede ancora la luce possiamo precisare che:
  • una precedente versione del regolamento era stata già approvata in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2007 ed il Presidente della Repubblica aveva già firmato il provvedimento che aveva assunto la definizione di Decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 2008 e la titolazione “Regolamento di attuazione ed esecuzione del codice dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture, a norma dell'articolo 5 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163”. Ma la corte dei Conti aveva negato nel mese di maggio la registrazione del provvedimento che precedentemente era stato ritirato e modificato già una prima volta dal Ministro Antonio Di Pietro;
  • l’attuale versione del regolamento, esitata dal Tavolo tecnico, è stata adeguata non soltanto alle indicazioni del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti ma anche alle successive modifiche apportate, nel frattempo, al Codice dei contratti a seguito, ad esempio, dell’avvenuta emanazione del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2 e dalla legge 22 dicembre 2008, n. 201, nonché alla luce del parere n. 159/2008 reso nell’adunanza del 19 dicembre 2008, dal Consiglio superiore dei lavori pubblici e delle osservazioni trasmesse dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici in data 18 dicembre 2008; per altro sono stati anche acquisiti in data 25 marzo 2009 i pareri della Conferenza unificata e dell’ANCI, anche se gli stessi non erano previsti.
Il Governo è in forte ritardo nell’emanazione del Nuovo Regolamento di attuazione del Codice dei contratti che sostituirà il DPR 554/1999.
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A cura di Paolo Oreto
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