Guida Ispesl sull'esecuzione in sicurezza delle attività di scavo

L'Istituto superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro (Dipartimento Tecnologie di sicurezza), nello scorso mese di dicembre ha reso disponibile u...

11/01/2010
L'Istituto superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del lavoro (Dipartimento Tecnologie di sicurezza), nello scorso mese di dicembre ha reso disponibile una guida per l'esecuzione in sicurezza delle attività di scavo.
Il settore delle costruzioni è purtroppo in vetta alle classifiche per il verificarsi di infortuni mortali; le statistiche infatti indicano che il 12% di essi si verificano in attività di movimento terra, con un 3% nelle attività di scavo.
L'analisi degli infortuni relativi alle cadute dall'alto avvenute in fosse, buche, scavi, ecc. mostra che nei settori movimento terra e lavori stradali, dove le cubature sono grandi, questo tipo di eventi è maggiore, mentre negli interventi dove si realizzano fognature e si costruiscono acquedotti, esso è abbastanza contenuto.
Il seppellimento per franamento delle pareti di scavo risulta invece più frequente nei lavori di movimento terra, come gli scavi, gli sterri, i riporti o i rinterri, la preparazione aree prefabbricabili, gli scavi di fondazione, ecc.
Con la guida allegata alla presente notizia, l'Ispesl offre agli operatori del settore uno strumento utile per una migliore conoscenza dei rischi da ridurre e dei sistemi di prevenzione da adottare nelle attività di scavo. Le diverse situazioni di lavoro sono analizzate mettendo in evidenza l'esigenza di rispettare le norme di prevenzione per eliminare o ridurre i particolari rischi connessi a tali attività.

Sebbene oggi si abbia una esperienza consolidata nel settore degli scavi e siano disponibili sia tecnologie che normative atte a realizzare metodologie di lavoro sicure, si verificano numerosi infortuni causati per lo più da procedure o abitudini errate nell’utilizzo delle macchine e delle attrezzature. Gli scavi sono un'attività lavorativa a "rischio rilevante" ed il Legislatore, con il D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 "Attuazione dell'articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", ha ritenuto di dover elencare in un allegato, una lista di lavori che comportano rischi particolari, tra cui quello di seppellimento o sprofondamento.
Elemento fondamentale nella gestione in sicurezza di un'attività di scavo risulta essere la corretta pianificazione della stessa, a seguito di una serie di attività preliminari di valutazione, e la predisposizione delle attrezzature e delle metodologie di lavoro adeguate.

La guida è suddivisa nei seguenti 12 capitoli:
  • 1. Scopi e campo di applicazione
  • 2. Riferimenti normativi
  • 3. Definizioni
  • 4. Valutazione del rischio
  • 5. Tecnologie per l'esecuzione delle attività di scavo
  • 6. Macchine movimento terra
  • 7. Descrizione e caratteristiche degli scavi a cielo aperto
  • 8. Sistemi provvisionali e sostegno e protezione degli scavi
  • 9. tecnologie alternative "no dig" o "trenchless" (senza scavo)
  • 10. Indicazioni tecniche e procedurali relative alle misure
  • 11. Manutenzioni
  • 12. Ispezione
  • 13. Registrazioni
  • 14. Deposito e trasporto
oltre un allegato con cenni sulle caratteristiche dei terreni
La guida vuole fornire, anche, indicazioni relative ai criteri di valutazione dei rischi nella attività di scavo, anche in relazione alla scelta e all’utilizzo di macchine, sistemi ed attrezzature, in modo di facilitare il compito del datore di lavoro in un particolare settore di attività, in cui la sicurezza e la salute dei lavoratori, esposti costantemente a rischi particolarmente elevati, dipendono da una scelta idonea ed un uso corretto dei mezzi impiegati.

A cura di Paolo Oreto
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