Dall’OICE la rchiesta di un censimento degli edifici a rischio su tutto il territorio

"Tragedie come quella di Favara dimostrano ancora una volta quello che sosteniamo da tempo – dichiara il presidente dell'OICE, Braccio Oddi Baglioni - serve ...

01/02/2010
"Tragedie come quella di Favara dimostrano ancora una volta quello che sosteniamo da tempo – dichiara il presidente dell'OICE, Braccio Oddi Baglioni - serve un censimento delle case a rischio su tutto il territorio e l'OICE è pronta a dare il proprio contributo per aiutare i comuni nell'opera di mappatura delle case da demolire per essere ricostruite nello stesso posto, con una certificazione finale che ne attesti le caratteristiche antisismiche, laddove richieste, e il rispetto degli standard di sicurezza".
In questo senso il piano casa - secondo Oddi Baglioni - è stato finora "un'occasione sprecata: al posto di consentire aumenti di cubature delle cosiddette villette, il piano casa dovrebbe servire a incentivare gli stessi proprietari a rottamare case costruite negli anni '50 e '60, cioè nel periodo della sfrenata speculazione edilizia, senza rispetto delle norme elementari per la sicurezza dei fabbricati.
Questo consentirebbe anche il recupero urbanistico delle periferie degradate e la "messa a norma" degli edifici dal punto di vista del risparmio energetico. Ma il governo - conclude con rammarico il presidente OICE - non sembra indirizzato, purtroppo, verso questo tipo di programmazione ordinaria e di gestione affidata e pretesa sul territorio: al contrario con il recente decreto, che ha istituito la Protezione Civile Spa, è stato delegato il controllo e la gestione degli interventi, anche quelli che non hanno le caratteristiche dell'emergenzialità, a una struttura che può operare attraverso leggi speciali che mettono fuori gioco l’autonomia territoriale e la responsabilità dei singoli".

Fonte: www.oice.it
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