Autorità Lavori Pubblici: Audizione del Presidente Giampaolino in Commissione parlamentare antimafia

Il Presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP), Luigi Giampaolino, è intervenuto il 25 maggio scor...

28/05/2010
Il Presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (AVCP), Luigi Giampaolino, è intervenuto il 25 maggio scorso in audizione al III Comitato - Inquinamento delle mafie nel settore degli appalti e delle opere pubbliche presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali anche straniere.

"Tutti gli interventi volti a semplificare il settore degli appalti ed a renderlo più trasparente - ha dichiarato Giampaolino – permettono alle forze dell'ordine e alle istituzioni di contrastare con efficacia e con grandi risultati i fenomeni mafiosi: la lotta alla mafia può contare oggi su uomini, leggi e disposizioni amministrative di grande efficacia".

Nel suo intervento il presidente dell'AVCP ha sottolineato anzitutto l'importanza dell'Osservatorio presso l'Autorità i cui dati hanno potuto ad esempio evidenziare e misurare l'effetto di possibili cordate nella partecipazione alle gare (ad esempio in Sicilia nel 2007 il 56% delle aggiudicazioni nelle offerte che vedevano più di 15 partecipanti ammessi è avvenuto con una differenza tra massimo e minimo ribasso inferiore all’1%).
Inoltre il Presidente Giampaolino ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra istituzioni che vede impegnata anche l'Autorità per garantire sul territorio quella presenza e quella conoscenza che possono dare un efficace contributo alla prevenzione ed al contrasto.

"Nelle regioni meridionali - ha spiegato Giampaolino - la maggiore attenzione delle istituzioni e delle imprese ai fenomeni di infiltrazione della malavita organizzata negli appalti pubblici porta, come i dati dimostrano, ad un minor ricorso all'istituto del subappalto rispetto alle regioni del centro nord".

Secondo i dati dell'AVCP contenuti nel testo dell'audizione, nel periodo 2000-2008, il ricorso all'istituto del subappalto da parte delle imprese aggiudicatarie, mostra che in Sicilia e in Campania le imprese ricorrono all'istituto in questione in misura inferiore rispetto alle rimanenti regioni d'Italia. In generale, nel sud del Paese, ad eccezione della Puglia, si registra un utilizzo del subappalto in misura molto minore rispetto al centro nord.
A fronte della media nazionale, del 56,7% degli appalti superiori ai 500.000 euro, conclusi in presenza di subappalti, è da rilevare la differenza tra le percentuali estreme: Lombardia 76,3%; Friuli, 76,8%; Liguria 71%; Emilia Romagna, 68,6%; Valle D’Aosta, 68,1%; Piemonte, 65%; Campania, 11,5%; Sicilia, 14,5%; Basilicata, 20,8%; Calabria, 25,8; Sardegna, 27,7%; Molise, 38,8%; Puglia 46,8.
Questo dato, in apparenza contraddittorio, in realtà - continua Giampaolino - si giustifica, da un lato con l'emanazione dei protocolli di legalità che hanno stabilito clausole più stringenti come il divieto di concedere in subappalto a imprese che hanno partecipato alla gara. In secondo luogo con l'emanazione di misure più stringenti di verifica dei requisiti soggettivi per l'affidamento dei subappalti. Tutto ciò naturalmente al netto di eventuali subappalti in nero, fenomeno purtroppo ancora diffuso, non solo nel Mezzogiorno.
Il Presidente ha poi auspicato, nel suo intervento un miglioramento del sistema di qualificazione delle imprese, e ha proposto la presenza dell'Autorità nelle procedure di accesso ai cantieri da parte delle prefetture.

Giampaolino ha affrontato poi altri temi del settore, come la necessità di costituire elenchi, da utilizzare per gli interventi urgenti, di soggetti risultati idonei agli accertamenti antimafia.
Positiva è stata valutata da Giampaolino l'istituzione di una banca dati nazionale della certificazione antimafia, alla quale l'Autorità può dare un contributo significativo attraverso la collaborazione con la propria banca dati.
Infine il presidente dell'AVCP ha dato un giudizio positivo sulla volontà, espressa nel disegno di legge Antimafia, di proseguire verso l'introduzione della Stazione unica appaltante, che va nel senso della semplificazione, della trasparenza e di un maggior controllo; e ciò a partire da una sorta di "qualificazione delle stazioni appaltanti" che ne valuti la capacità amministrativa e gestionale, operando in questo modo una selezione che ne riduce di fatto il numero.

Fonte: www.avcp.it
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