Servizi di architettura e di ingegneria: Cronaca (con presumibile scandalo) di una gara con il criterio del massimo ribasso

Il 16 maggio 2011 scade una gara (CIG 1682350F1F) per l'affidamento dei servizi di verifica, di certificazione della regolarità catastale e di regolarizzazio...

16/12/2011
Il 16 maggio 2011 scade una gara (CIG 1682350F1F) per l'affidamento dei servizi di verifica, di certificazione della regolarità catastale e di regolarizzazione catastale del patrimonio immobiliare residenziale della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali (Cnpr).
L'importo complessivo a base d'asta era di euro 514.850,00 Iva esclusa e la stessa veniva aggiudicata alla società Lenzi Consultant S.r.l. (Via Adda n.55- 00198 Roma) per un importo di euro 100.050,80, quindi con oltre l'80% di ribasso.
Socio ed amministratore unico della Lenzi Consultant s.r.l. è l’arch. Braccio Oddi Baglioni che il 16 maggio 2011 era anche Presidente dell'Oice ed iscritto all'ordine degli architetti di Roma dal 5/5/1976 con il n. 3760 e con studio a Roma in Via Adda, 55 (stessa sede della Lenzi Consultant s.r.l.)

Questa la cronaca sulla quale ognuno può fare le proprie considerazioni compresa la nostra redazione che aveva intervistato nel dicembre 2009 il Presidente Baglioni su vari problemi tra i quali quello del massimo ribasso (leggi news).
Il Presidente dell'OICE di quel periodo, arch. Braccio Oddi Baglioni (in carica fino al 6 luglio 2011), si dimostrò subito molto disponibile e sensibile all'argomento e ricordiamo che una delle nostre domande era la seguente: "Presidente, ritiene che un ribasso "selvaggio" tolga dignità alla professione ed in tal caso quali meccanismi crede che possano utilizzare i Consigli provinciali e nazionali degli Ordini per porre rimedio ad un problema definito da tutti veramente grave? ".
Questa la risposta "Sicuramente il meccanismo di aggiudicazione al prezzo più basso porta a premiare i concorrenti che, pur sapendo di non poter realizzare la prestazione in conformità alla normativa vigente nel rispetto dei costi industriali, decidono di acquisire comunque l’incarico, riservandosi, dopo la sottoscrizione del contratto, di ridiscutere le condizioni e di impugnare ogni punto appellabile con lo scopo di ridefinire il corrispettivo. L'alternativa è la produzione di progetti di scarsa qualità tecnica ed architettonica, incompleti e comunque non conformi alla normativa. Tale secondo aspetto è tanto più possibile quanto la verifica dei progetti ai fine della validazione da parte del Responsabile Unico del Procedimento non viene curato con scrupolosa osservanza di quanto previsto dal Regolamento. Coloro i quali operano il tale modo, sarebbero sicuramente espulsi nel contesto di un mercato maturo. Pertanto, se viene scrupolosamente osservato da parte delle Pubbliche Amministrazioni quanto previsto dal Regolamento sui lavori pubblici e viene assicurato un modo di operare in linea con quanto affermato in risposta al punto precedente non sarebbe necessario alcun meccanismo da parte dei Consigli degli Ordini, se non quello di attenta vigilanza e di adozione di provvedimenti in caso di accertato mancato rispetto delle norme.".

Il 3 dicembre 2009, l'OICE organizzava una tavola rotonda dal titolo "Oltre le tariffe - Superate le tariffe professionali, serve una nuova regolamentazione per evitare i maxi ribassi" (leggi news), in cui l'arch. Braccio Oddi Baglioni manifestava apertamente la sua preoccupazione per il problema dei maxi ribassi che stava rovinando il mercato dei servizi di architettura e ingegneria affermando "È necessario mettere fine a questa situazione che sta distruggendo la qualità dei progetti italiani e cominciare a pensare di qualificare i nostri tecnici, introducendo premi per chi evita i maxi ribassi, chi non fa contenziosi e non incappa in errori di progetto" (leggi news).

Da parte nostra diciamo soltanto che, in genere, vorremmo essere ottimisti ed affermare con forza quello che diceva Sant'Agostino a proposito della legge morale "Ama e fa’ ciò che vuoi". Con alla base l'amore per il prossimo, dunque, saremmo tentati di pensare che tutto potrebbe andare bene fin quando non ci accorgiamo che molto spesso della legge morale di Sant'Agostino viene utilizzata soltanto la seconda parte (Fa' ciò che vuoi).
Forse sarebbe stato più apprezzato da tutti se l'arch. Braccio Oddi Baglioni, memore di quello che aveva detto pubblicamente sui massimi ribassi, non avesse effettuato un ribasso di tale entità e, magari, se a conoscenza di altri ribassi così scandalosi, avesse iniziato opportune azioni (oltre ad essere Presidente dell'Oice era anche un architetto iscritto all'Ordine degli architetti di Roma) per tutelare quella dignità professionale che sempre viene sbandierata e tante volte calpestata.

Crediamo che non siano questi gli atteggiamenti consoni a coloro che guidano le sorti di organismi che rappresentano i professionisti o le società di ingegneria anche perché, in queste condizioni, viene meno quell'onestà intellettuale che non deve mancare per dare quel buon esempio necessario a far crescere i giovani professionisti.
Oggi, più che prima, alzando la voce, affermiamo che non è questa l'Italia che le nuove generazioni si meritano e dovremmo cercare tutti di fare la nostra parte per migliorare un sistema che, in questo momento, non dà spazio ai giovani perché gli stessi non possono permettersi ribassi di tale entità e non possono partecipare a gare per l'affidamento dei servizi di architettura e di ingegneria a causa della mancanza di quei requisiti (fatturato, espletamento di servizi, numero annuo personale utilizzato) previsti dall'articolo 263 del Regolamento n. 207/2010.

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A cura di Paolo Oreto
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