Bandi d'ingegneria e architettura: è crisi nera

Come un vortice che aspira tutto quello che ha intorno, non sembra ci sia tregua per i professionisti architetti e ingegneri che dopo i continui cambiamenti ...

03/02/2012
Come un vortice che aspira tutto quello che ha intorno, non sembra ci sia tregua per i professionisti architetti e ingegneri che dopo i continui cambiamenti normativi, dopo l'abolizione dei minimi tariffari e i tempi di pagamento dei clienti pubblici e privati, devono confrontarsi anche con il pesante calo del mercato dei bandi pubblici d'ingegneria e architettura (progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza, collaudo, misura e contabilità etc.)

Questo è quanto emerge dal monitoraggio condotto dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, secondo il quale nel quarto trimestre 2011 gli importi dei servizi messi a gara calano del 29,5% rispetto allo stesso periodo 2010 (circa 131milioni di euro contro i 186 del terzo trimestre 2010). Dati certamente in controtendenza rispetto al monitoraggio realizzato dall'Oice che ha evidenziato un aumento del 48,7% per il mese di dicembre 2011 rispetto allo stesso mese del 2010, che ha portato il totale del 2011 ad un -4,8% rispetto all'anno precedente (leggi news). Dati, dunque, che vanno sempre letti con il beneficio del dubbio di chi generalmente ha degli interessi intrinseci nel realizzare uno studio di questa natura.

Ciò premesso, il Centro Studi del CNI ha evidenziato che nonostante nell'ultimo trimestre del 2011 le gare inerenti ai servizi di ingegneria e architettura aggiudicate siano raddoppiate rispetto ai tre mesi precedenti passando dalle 71 del terzo trimestre alle 143 del quarto, il loro numero resta nettamente inferiore a quello registrato un anno fa (285 gare aggiudicate) e, in termini di importo, il calo risulta essere superiore al 90% di quanto fatto registrare nel quarto trimestre 2010.

Il Centro Studi del CNI ha, inoltre, evidenziato come la contrazione delle gare dei servizi di ingegneria e architettura sia cominciata con l'entrata in vigore del nuovo Regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, DPR n. 207/2010, che ha previsto l'utilizzo dell'offerta economicamente più vantaggiosa con l'indicazione nel bando del ribasso massimo (20%). Sebbene una buona parte di aggiudicazioni dell'ultimo trimestre del 2011 si riferisca infatti a bandi pubblicati prima del cambio della normativa, il ribasso medio è sceso al 32,3% (nel terzo trimestre era il 48%), mentre quello massimo è pari al 55,2% (nel terzo trimestre era l'86%).

Il Monitoraggio ha evidenziato come sia ancora notevole la quota di stazioni appaltanti che dimostra di non aver recepito le novità introdotte dal DPR 207/2010, anche per ciò che riguarda l'abbandono del criterio del prezzo basso per l'aggiudicazione degli incarichi d'ingegneria e architettura. Il nuovo regolamento, infatti, dispone l'utilizzo del solo criterio dell' offerta economicamente più vantaggiosa per questa tipologia di bandi, ma ciò nonostante, quasi un quarto delle gare bandite nel quarto trimestre 2011 in cui è prevista almeno una delle fasi di progettazione ricorre al criterio di aggiudicazione del prezzo più basso. La quota è in flessione rispetto al trimestre precedente, ma resta comunque significativa.

Il Centro Studi del CNI ha, infine, stigmatizzato l'abrogazione di tutti i tariffari, disposta dall'articolo 9 del Decreto Legge n. 1/2012 recentemente emanato, che ricondurrà il mercato dei bandi di progettazione ad una condizione di selvaggia anomia con effetti devastanti sulla sicurezza e qualità delle opere pubbliche.

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