Professional Day: Le proposte delle professioni dell'area tecnica

Si è conclusa ieri la giornata delle professioni, ribattezzata "Professionale Day", in cui i professionisti italiani hanno voluto portare avanti con orgoglio...

02/03/2012
Si è conclusa ieri la giornata delle professioni, ribattezzata "Professionale Day", in cui i professionisti italiani hanno voluto portare avanti con orgoglio il fine della propria attività nei confronti della Società, il cui impegno è stato contrastato sia da azioni governative (liberalizzazioni, eliminazione tariffari, Società tra Professionisti) che dall'intervento di corporazioni che dall'eliminazione delle libere professioni così come le conosciamo potrebbero ricavarne molti vantaggi.

Per la prima volta i professionisti o almeno i loro rappresentanti hanno voluto riunirsi non per protestare contro le azioni da Governo, ma per far sentire la propria voce fornendo delle risposte e delle proposte concrete che hanno portato alla formulazione del documento "Semplificazione, Sussidiarietà, Sviluppo, Innovazione, Sicurezza, Energia, Ambiente - Le proposte delle professioni dell'area tecnica per l'Italia".

La giornata si è aperta con l'intervento di Marina Calderone, Presidente del CUP, che ha voluto evidenziare l'aspetto principale della giornate, ovvero far capire all'Italia che lavora che quella delle libere professioni non è una casta. "Questa giornata è una vittoria nel momento in cui siamo riusciti a riunire in una piazza virtuale i professionisti. Si può parlare di riforme, di futuro partendo da un presupposto: siamo lavoratori intellettuali impegnati a svolgere al meglio il nostro paese".

All'intervento della Calderone è seguito quello del neo Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Armando Zambrano che ha voluto puntare il dito contro la "schizofrenia legislativa" che, almeno per quanto riguardano le professioni tecniche, ha causato notevoli problematiche per quanto concerne la formazione e l'aggiornamento professionale. Zambrano ha concluso il suo intervento parlando di qualità, che è il tema principale cui si è ricollegato il Ministro della Giustizia, Paola Severino."Il professionista deve diventare uno dei motori propulsori dell'economia. Per far questo i professionisti devono essere preparati e colti. La riforma delle professioni è pronta per essere varata. Nei tavoli di confronto costruiremo la spina dei nuovi ordinamenti che devono guardare all'Europa e al futuro. Gli ordini devono essere capaci di fare formazione. Con decreto ministeriale al più presto saranno definiti i parametri". Il Ministro Severino ha terminato il suo intervento parlando delle Società tra Professionisti, ammettendo l'importanza di aver fissato dei paletti per il socio di capitale affinché si possa garantire l'indipendenza dell'attività del professionista.

Per ciò che attiene alle professioni tecniche, segnaliamo (in ordine cronologico) gli interventi di Andrea Sisti, Presidente del Consiglio Nazionale dei dottori Agronomi, e Roberto Orlandi, Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici, i quali hanno posto l'accento sul ruolo dell'agricoltura, che è un presidio essenziale per la conservazione del territorio, proponendo che le istruttorie e i controlli per i fondi pubblici vengano affidati ai professionisti.

Da segnalare, infine, l'apporto del Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Leopoldo Freyrie, il quale ha parlato di rigenerazione urbana ed in particolare di riqualificazione energetica degli edifici esistenti che, oltre a portare lavoro nel settore dell'edilizia, porterebbe alla riduzione di emissioni inquinanti ed a risparmiare energia equivalente alla produzione di 8 centrali nucleari.

Il documento "Semplificazione, Sussidiarietà, Sviluppo, Innovazione, Sicurezza, Energia, Ambiente - Le proposte delle professioni dell'area tecnica per l'Italia" è stato redatto a cura dei Consigli Nazionali degli: Agrotecnici, Architetti PPC, Biologi, Chimici, Dottori agronomi e forestali, Geometri, Geologi, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Tecnologi alimentari. Di seguito le principali criticità evidenziate all'interno:
  • Recuperare e valorizzare dei beni immobili confiscati alla criminalità
  • Sbloccare gli investimenti programmati dalle Concessionarie autostradali
  • Sbloccare gli investimenti nelle infrastrutture aeroportuali
  • Escludere dal "patto di stabilità" le spese di investimento degli enti locali
  • Accrescere l'efficacia e l'efficienza del sistema delle opere pubbliche
  • Rilanciare le infrastrutture e i servizi portuali
  • Mitigare e ridurre i rischi naturali
  • Delocalizzare e mettere in sicurezza le abitazioni residenziali dalle zone a forte rischio idrogeologico
  • Promuovere il riutilizzo del territorio
  • Rigenerare le città
  • Presidiare e promuovere i monumenti, il paesaggio e la legalità
  • Rottamare gli impianti elettrici delle unità abitative
  • Introdurre il Fascicolo del fabbricato
  • Accrescere la sicurezza delle reti e dei servizi dell'ICT a partire dalla Pubblica amministrazione
  • Semplificare le norme e de-materializzare le procedure
  • Devoluzione, sussidiarietà e integrazione per migliorare e rendere efficiente l'azione della pubblica amministrazione
  • Fare dell'agricoltura il motore dello sviluppo e della qualità della vita europea
  • Promuovere la sicurezza alimentare
  • Costruire le reti interprofessionali e internazionalizzare
  • Promuovere l'innovazione, la ricerca e i talenti

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